Mobilità sanitaria, Napoli: "Qualcuno dovrà ricredersi”

Il capogruppo Pdl-Fi sugli ultimi dati della Conferenza delle Regioni, che “testimoniano le gravi difficoltà della Basilicata nell'erogare prestazioni sanitarie adeguate alle esigenze della sua comunità”, chiede “le scuse ai cittadini lucani”

&ldquo;Ora qualcuno dovr&agrave; ricredersi e scusarsi con i cittadini lucani. Gli ultimi dati sulla mobilit&agrave; sanitaria, certificati la scorsa settimana dalla Conferenza delle Regioni al fine di procedere alle compensazioni tra debiti e crediti tra le stesse, testimoniano le gravi difficolt&agrave; della Basilicata nell&#39;erogare prestazioni sanitarie adeguate alle esigenze della sua comunit&agrave;&rdquo;. E&rsquo; quanto evidenzia il capogruppo del Pdl-Fi Michele Napoli per il quale &ldquo;il saldo negativo di oltre 31 milioni (per la precisione 31 milioni e 167mila euro), che &egrave; la differenza tra quanto la Regione Basilicata spende per i lucani che si curano in strutture sanitarie di altre regioni e quanto invece incassa per i residenti in altre regioni che decidono di curarsi in Basilicata, &egrave; la prova della necessit&agrave; di dare corso ad un nuovo modello di sanit&agrave; che metta al centro il cittadino, garantendo allo stesso prestazioni di assoluta qualit&agrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I viaggi della speranza &ndash;sottolinea Napoli – sono dunque la cartina al tornasole della insufficienza, quantitativa e qualitativa, delle prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale che si dimostra incapace non solo di attrarre, ma anche di trattenere all&rsquo;interno delle proprie strutture, i propri cittadini bisognosi di cure&rdquo;. Il consigliere del Pdl-Fi, nell&rsquo;analizzare il flusso migratorio dei lucani, afferma che&nbsp; &ldquo;i lucani emigrano soprattutto verso le regioni del centro- nord alla ricerca di quelle cure di alta specialit&agrave; che la nostra Regione stenta a garantire nelle modalit&agrave; e nei tempi richiesti dagli utenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non c&rsquo;&egrave; quindi pi&ugrave; alcun alibi per il governo regionale che &ndash; conclude Napoli -&nbsp; a differenza di quanto accade in altre regioni, deve comprendere che solo una seria programmazione sanitaria, cui faccia seguito una gestione capace di garantire l&rsquo;appropriatezza delle cure ed una elevata qualit&agrave; dei servizi, &egrave; in grado di scongiurare la migrazione verso altre strutture sanitarie fuori dai confini regionali ed evitare la dispersione di ingenti risorse per fare fronte a spese che ben potrebbero essere impiegate per soddisfare il diritto dei lucani a fruire di una sanit&agrave; di assoluta qualit&agrave;&rdquo;.<br /><br />lc<br />

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