Nel corso del 2012, 120 donne hanno abbandonato il posto di lavoro per prendersi cura dei figli. La Consigliera di Parità Fanelli con la Direzione regionale del Lavoro presenta i dati e invita a mettere in campo modelli integrati di intervento rilanciando la Carta per le Pari opportunità, sottoscritta anche dalla Giunta regionale della Basilicata
Troppo spesso, ancora oggi, le dimissioni di una donna lavoratrice coincidono con il suo diventare madre. La tutela della “genitorialità” si manifesta anche nella garanzia della conservazione del posto di lavoro della lavoratrice madre e del lavoratore padre attraverso il divieto di licenziamento e l’obbligo di convalida delle dimissioni. Per snidare il fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”, la legge stabilisce che le risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro, se presentate durante i primi tre anni di vita di un figlio, necessitano della convalida da parte del servizio ispettivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali competente per territorio.
I dati delle dimissioni convalidate nel 2012, rilevati dalla Direzione generale per l’attività ispettiva, confermano una seria difficoltà, da parte delle lavoratrici madri, nel tentativo di continuare a lavorare e contemporaneamente prendersi cura dei figli. Per consentire alle donne lavoratrici di non dover per forza scegliere tra l’essere madre e l’essere una professionista o un’operaia, la Consigliera regionale per le Pari opportunità, Maria Anna Fanelli, promuove sul territorio una serie di misure atte a contrastare i fenomeni di discriminazione sui luoghi di lavoro e rilancia la Carta per le pari Opportunità: un documento finalizzato all’equità e alla coesione sociale ma anche alla competitività e al successo dell’impresa, sottoscritta anche della Giunta regionale della Basilicata lo scorso 16 aprile.
La Carta, che si rivolge sia agli enti pubblici che alle aziende private, rappresenta una misura a sostegno delle politiche relative alla promozione del lavoro femminile e delle pari opportunità. Adottando la Carta le imprese si impegnano a contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro, impegnandosi al contempo a valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione aziendale, con particolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donna.
La Regione Basilicata, su invito della Consigliera Fanelli, ha inteso adottare la Carta impegnandosi a promuovere i valori contenuti nel documento, sia all’interno dell’amministrazione regionale che nel territorio della regione, per contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro e valorizzare il lavoro femminile e le consequenziali pratiche inclusive nel mondo del lavoro.
zac