“Quanto riportato nella trasmissione di Santoro – Servizio Pubblico inerente le minacce subite dal dipendente della Sata, nonché iscritto Fiom è di una gravità inaudita e, a quanto risulta alla nostra organizzazione sindacale non è il primo caso”.
Lo dichiara il segretario generale Fiom – Cgil Basilicata, Emanuele De Nicola.
“Il lavoratore – aggiunge De Nicola – con grande coraggio e dignità ha messo in luce un atteggiamento persecutorio e di rilevanza anche penale, che da più di un anno sta vedendo la Fiom bersaglio di una strategia messa in campo dalla Fiat tesa a intimorire gli iscritti della Fiom e i lavoratori che democraticamente si stanno opponendo al Modello Pomigliano. Strategia iniziata con il licenziamento dei 3 operai Fiat e continuata, dopo l’Accordo di Pomigliano, nei confronti di molti lavoratori e iscritti FIOM ad opera di Capi aziendali, con continue minacce di trasferimento e provvedimenti disciplinari. Per queste ragioni – conclude De Nicola – la Fiom sta preparando un dossier allo scopo di coinvolgere le Istituzioni democratiche a partire dalla Magistratura per ripristinare la democrazia nei luoghi di lavoro e per poter avviare finalmente una discussione vera con la Fiat sul futuro industriale e occupazionale nella nostra Regione”.
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