'Cars 2020', Cgil: opportunità per rilancio Fiat

“Anche se ovviamente siamo solo ai primi atti e la politica di austerità della Commissione Europea certo non aiuta (servirebbero molte più risorse, rispetto a quelle annunciate), comincia in Europa a farsi avanti l’idea che serva un piano coordinato su scala continentale per un rilancio dell’industria automobilistica e per una riconversione verso le auto a minor impatto ambientale, investendo in ricerca ed innovazione soprattutto per quanto riguarda le nuove propulsioni, i nuovi materiali, il risparmio energetico”. E’ il commento di Alessandro Genovesi, Segretario Generale della Cgil Basilicata e Angelo Summa, Segretario Generale Cgil Potenza, sul piano annunciato dalla Commissione Europea denominato “Cars 2020”. “Ricerca, mobilità sostenibili, auto per la città, nuovi materiali, sono le stesse parole d’ordine che, come Cgil Basilicata, abbiamo lanciato il 29 ottobre scorso a Melfi insieme alla Cgil Nazionale, indicando le priorità su cui concentrare risorse nazionali e regionali, in coordinamento stretto con le altre regioni meridionali e con una strategia complessiva per diversificare e rilanciare l’indotto, a Melfi e non solo. Quel piano – continuano – ancora incompleto e migliorabile, parla proprio a realtà come Fiat che, invece di terrorizzare 19 lavoratori di Pomigliano con un ignobile ricatto verso tutti, dovrebbero preoccuparsi di più su come non rimane indietro nella ricerca e sviluppo. Chi meglio resiste oggi alla crisi e cresce anche in mercati complessi come quelli europei sono infatti proprio i produttori che hanno scelto la strada di rilanciare gli investimenti e di aggredire i mercati maturi, puntando a favorire una nuova domanda di macchine ecologiche o di smart city car, che sono i veri prodotti del futuro per paesi come quelli Europei. Prodotti che potrebbero meglio di altri ridurre gli eccessi di capacità produttiva. E quel piano parla anche di un possibile rilancio di Melfi e del suo indotto che, sui nuovi materiali, le nuove scocche e l’evoluzione dei motori a doppia propulsione (ed in prospettiva a tripla) già potrebbe produrre nuovi modelli.”
“Sta ora al Governo e alle Regioni – conclude la Cgil – mettersi da subito in sintonia con Cars 2020 e la Regione Basilicata potrebbe dimostrare tutta la propria lungimiranza riconvertendo il campus di ricerca non tanto sull’innovazione organizzativa quanto proprio sui nuovi materiali, mettendosi in connessione con i distretti della micro elettronica barese, con il campus sulla meccanica abruzzese, con la produzione di Termoli. Le risorse del Pon e Por sulla ricerca sarebbero ben spesi in quanto favorirebbero in questo modo anche la crescita qualitativa e la diversificazione di prodotto dell’indotto, che deve sempre più essere sostenuto per lavorare anche per altri produttori e settori. Costruire un ambiente avanzato è infatti una scelta che pagherà e se Fiat non lo ha capito bisognerà lavorare – Governo in primis – perché magari qualche altro produttore interessato all’Europa, e anche al Mediterraneo, possa avere convenienze a venire nel nostro Paese ”.

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