Depuratori, presto in funzione tre impianti in Val d'Agri

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Sottoscritta un’intesa interistituzionale. Mancusi: “Velocizzati procedura e iter burocratici”

Acqua più pulita nella diga del Pertusillo. Entreranno presto in funzione nuovi depuratori nei comuni di Grumento Nova, Montemurro e Tramutola. Si tratta di tre impianti di ultima generazione particolarmente avanzati per l’abbattimento di nitrati, fosfati e altri sali che provocano l’eutrofizzazione dell’acqua, ossia un anomalo arricchimento di sali nutrienti delle acque stesse. E’ un problema comune in tutti i Paesi ad agricoltura avanzata dovuto proprio ad un uso eccessivo di fertilizzanti chimici e a processi di depurazione inadeguati. Un esempio di eutrofizzazione è il proliferare dell’alga cornuta, che quest’estate ha suscitato in Val d’Agri preoccupazioni sullo stato di salute delle acque del Pertusillo. Con i nuovi impianti, e il contemporaneo adeguamento di quello esistente a Spinoso, ci sarà un notevole abbattimento dei sali nutrienti nell’invaso.
I tre depuratori sono stati realizzati dal Consorzio di Bonifica della Val d’Agri su finanziamento regionale. Per accelerare lo start up degli impianti, ieri pomeriggio nel Dipartimento regionale Ambiente, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, Acquedotto Lucano, l’ente consortile e l’Aato, in rappresentanza dei Comuni interessati, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa diretto a ridurre i tempi della burocrazia e a far partire entro breve il collaudo. La fase di esercizio sperimentale dell’impianto durerà sei mesi. Subito dopo, i depuratori saranno consegnati ad Acquedotto Lucano, per aggiungere altri tasselli al sistema idrico regionale già efficiente e di qualità e con la dismissione di depuratori di vecchia generazione.
“La messa in funzione degli impianti che serviranno la Val d’Agri e, di conseguenza, anche la costa jonica – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi – era stata discussa in un incontro a fine luglio tra gli enti interessati alla gestione del sistema di depurazione. La Regione si era assunta l’onere di raccordare le attività per arrivare il prima possibile alla fase di collaudo. Ci siamo riusciti nel segno della collaborazione interistituzionale, che ha consentito di velocizzare la definizione della procedura e gli iter burocratici delle autorizzazioni. In ogni caso, non cala l’attenzione sullo stato delle acque della diga del Pertusillo e prosegue il piano di monitoraggio, per studiare l’evoluzione dell’invaso in modo da offrire le più ampie garanzie ai cittadini”.
nic

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