“Mentre prosegue l’attacco concentrico dei ministri Tremonti e Fitto alla finanza delle Regioni, specie del Mezzogiorno, accade che le grandi imprese pubbliche nazionali non investono abbastanza al Sud. Condivido l’allarme lanciato in proposito dal governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e la sua proposta di rivendicare un “tavolo” con tutte le grandi società e i gruppi industriali”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (Idv), ricordando che “solo qualche giorno fa una forte denuncia è venuta dal segretario regionale della Feneal-Uil, Domenico Palma, attraverso i dati dell’Osservatorio dell’Authority Lavori Pubblici: nel 2009 i lavori aggiudicati in Basilicata sono stati 127, appena l’1 per cento di tutti quelli nazionali, con un importo complessivo che è di poco inferiore ai 100 milioni di euro (anche in questo caso l’1 per cento dell’importo complessivo) e con un importo medio a contratto di 781.060 euro”.
“Quanto, invece, ai bandi ed inviti per l’affidamento di contratti di lavori nei settori ordinari – afferma Autilio – sempre in Basilicata, nel 2009 sono stati 242 per un importo di 181,5 milioni di euro (con una media di 749.606 euro); ad essi si aggiungono 12 bandi per lavori in settori speciali per un importo di 3,5 milioni di euro. Sono cifre che esprimono compiutamente i ritardi degli Enti Appaltanti Statali e richiedono pieno sostegno alla richiesta sindacale di accelerare le procedure per aprire i cantieri di lavori pubblici, soprattutto di quelle opere che dispongono già di finanziamento, entro la prossima stagione autunnale. La situazione – aggiunge Autilio – a livello meridionale non è molto diversa: tranne l'Anas che ha investito nel giro di un paio d’anni il 51,5 per cento in gran parte destinato all’ammodernamento dell’A3 Sa-Rc, con i tempi lunghissimi che tutti conosciamo, l'Enel ha investito il 27,6 per cento, l'Eni il 36,3, le ferrovie il 21, a fronte di un obiettivo di investire al Sud il 40 per cento complessivo delle risorse delle grandi società. Tutto ciò mentre – conclude Autilio – non si ha più alcuna notizia del Piano Sud più volte sbandierato come la ‘panacea’ di ogni male e prosegue la campagna di opinione di giornali del Nord contro le regioni del Sud sprecone di risorse finanziarie”.