“La zootecnia da latte in Basilicata ha vissuto nel corso degli ultimi 10 anni una profonda trasformazione dovuta agli stretti vincoli imposti dalla normativa comunitaria in materia di quote latte, all’introduzione di numerosi vincoli ed adempimenti in materia di benessere animale ed ambientale ed una situazione di mercato sempre più volatile e senza regole”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa della Cia. “Le aziende zootecniche che ancora oggi continuano a produrre sono, certamente, quelle più efficienti e maggiormente orientate al mercato e la cui crescita registrata in questi difficili anni è un segnale di fiducia nella tenuta del settore”. Al fine di procedere “ad una puntuale disamina delle questioni del comparto lattiero-caseario e per individuare possibili percorsi intesi ad invertire questo negativo andamento”, la Cia della Basilicata ha richiesto all’Assessore all’Agricoltura Mazzocco di convocare un incontro presso il Dipartimento
“La redditività degli allevamenti – si legge in un documento della CIA – è da troppo tempo al di sotto della soglia minima di sostenibilità e di “resistenza”. I costi di produzione, letteralmente “impazziti” negli ultimi anni, stanno registrando una notevole accelerazione verso l’alto negli ultimi mesi. A questi elementi vanno aggiunti i ritardi e le storture nell’attuazione del PSR 2007/2013, che – ormai all’avvio del 4° anno di programmazione – non ha ancora registrato l’erogazione di un solo centesimo a supporto delle aziende agricole e zootecniche”.
(bas – 04)