“Il Premio per opere di antropologia al prof. Enzo Alliegro è l'occasione per promuovere le risorse ambientali, culturali e storiche”
“Il prestigioso Premio ‘Costantino Nigra’ per opere di antropologia edite dal 2009 conferito al prof. Enzo Alliegro per il volume Antropologia Italiana. Storia e storiografi ( Seid ed., Firenze), costituisce un ulteriore riconoscimento al valore delle ricerche dello studioso lucano nonché la testimonianza dell’importanza strategica del patrimonio antropologico lucano e nazionale”. Lo sostiene il presidente della Quarta Commissione consiliare, “Politica sociale”, Rocco Vita (Psi) che coglie l’occasione per esprimere “vive felicitazioni al prof. Alliegro, docente presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’, per il Premio destinato a produrre a livello europeo, nell’ambito degli studi demo-etnico-antropologici, una approfondita conoscenza della storia e della cultura delle comunità locali”.
La Commissione, costituita da affermati studiosi di chiara fama internazionale (dal rettore della Iulm di Milano, Giovanni Puglisi, dal rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche, Piercarlo Grimaldi, dal presidente della Società Italiana Beni Demoetnoantropologici, Pietro Clemente, dalla storico toscano, Franco Cardini, dal già presidente del Formez, Segio Zoppi, dal prof. emerito Antonino Buttitta) nel premiare il volume di Alliegro, offre certamente la possibilità di considerare il ruolo decisivo svolto dalla Basilicata per lo sviluppo delle scienze antropologiche italiane che hanno saputo opportunamente registrare “nella nostra regione – afferma ancora Vita – non soltanto elementi della tradizione ma anche importanti traiettorie di modernizzazione economica, sociale e culturale su cui è importante continuare a riflettere”.
“Il conferimento del Premio Nigra patrocinato dall’Aisea, Associazione Italiana Studi Etno Antropologici, il più importante premio organizzato in Italia nel campo delle scienze antropologiche, ad uno studioso lucano, che proprio alla nostra regione ha dedicato saggi e monografie specialistiche – conclude Vita – rinnova l’interesse nazionale per il rilevante patrimonio ambientale, culturale, artistico, monumentale ed etnoantropologico, e sollecita azioni e programmi pubblici di fruizione e valorizzazione di quelle risorse identitarie che costituiscono il valore aggiunto della modernità”.