Gli argomenti in discussione nelle seduta della Quinta commissione consiliare permanente hanno riguardato l’alluvione nel metapontino e le questioni inerenti il monitoraggio ambientale
L’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, ha relazionato nel corso dei lavori della Commissione presieduta dal consigliere Napoli (Pdl) con la presenza dei consiglieri Romaniello (Sel), Scaglione (Pu), Falotico (Plb), Dalessandro (Pd), Singetta (Api), in merito alla risoluzione del Consiglio regionale relativa ai danni provocati dalle alluvioni con la quale si impegna la Commissione “Controllo – Verifica – Monitoraggio” a svolgere un’indagine conoscitiva che accerti le cause che in Basilicata concorrono ad alimentare i fenomeni alluvionali. L’assessore ha comunicato che, ad oggi, sono arrivate al Dipartimento circa 700 richieste di indennizzo, ancora non valutate nel merito, per le calamità naturali che hanno provocato danni ingenti nel metapontino lo scorso mese di marzo. La stima complessiva dei danni si aggirava, in una prima fase di verifica, intorno ai 32 milioni di euro, ma la cifra è destinata ad incrementarsi, così come il numero delle richieste di intervento.
I consiglieri Falotico (Plb) e Dalessandro (Pd) hanno proposto di attuare interventi immediati utilizzando i fondi rivenienti dalle royalties del petrolio, il consigliere Romaniello ha auspicato che la Regione intervenga con immediatezza anche e, soprattutto, in mancanza di una concreta azione governativa, mentre il consigliere Singetta (Api) ha posto l’attenzione sul problema della manutenzione dei terreni.
Auditi, anche, la dirigente del Dipartimento regionale alle infrastrutture, Viviana Cappiello e il dirigente della Protezione civile, Giuseppe Basile, che hanno attenzionato i componenti la Commissione sulla necessità della messa in sicurezza del territorio, eliminando quello che è definito “rischio residuo”. Espressa, anche, la necessità di un Piano integrato di protezione del territorio e di una Cabina di regia fra i vari Enti che hanno deleghe in materia di prevenzione e tutela del territorio.
Nel corso dei lavori sono intervenuti, inoltre, il direttore generale del Dipartimento regionale all’Ambiente, Donato Viaggiano, e il direttore dell’Arpab, Raffaele Vita. Evidenziata, soprattutto, la sinergia con la quale stanno operando Dipartimento e Agenzia per la protezione dell’ambiente nell’ottica prioritaria di una nuova concezione dell’azione di monitoraggio che agisce in continuo ed in tempo reale, per giungere entro l’anno prossimo, alla comunicazione e trasferimento automatico dei dati rilevati ai vari organismi interessati. Annunciato il prossimo protocollo di intesa con l’Eni che ha come obiettivo principale la graduale e costante riduzione della quantità di emissioni di materie nocive nell’atmosfera. Posto l’accento sul potenziamento dell’attività di monitoraggio in termini di qualità e di esplorazione dell’ambiente a 360 gradi e annunciata la proposta di una riforma dell’Arpab per privilegiare la finalità di una sempre maggiore azione congiunta con il Dipartimento Ambiente per portare avanti il processo di tutela del territorio in maniera equidistribuita e condivisa.