“La sanità lucana al pari di quella delle altre regioni”. E’ quanto dichiara il capogruppo consiliare del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica, nel presentare un’interrogazione urgente al Presidente della Regione e all’Assessore alla Sanità
“Nell’interrogazione – afferma Mollica – si prende atto che in altre regioni si è proceduto in tempi celeri all’approvazione di un protocollo sperimentale del cosiddetto ‘Metodo Zamboni’, un’idea rivoluzionaria di un professore di Ferrara che, se confermata, porterebbe a lenire non solo l’insufficienza cronica venosa cerebrospinale (Ccsvi) ma, addirittura, la sclerosi multipla. Il metodo Zamboni, ha ricevuto nei giorni scorsi il via libera dal Ministero della Sanità e in molte regioni come Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia stanno già aderendo mettendo in atto tutte le procedure utili alla sperimentazione. La sclerosi multipla – prosegue Mollica – colpisce in Italia circa 6 milioni di cittadini e anche in Basilicata vi sono molti casi che necessiterebbero del supporto e, preferibilmente, dell’attivazione di detto Protocollo nel territorio tanto da evitare dispendiosi viaggi 'della speranza' extraregionali”.
“La migrazione sanitaria, certamente, non aiuta il sistema sanitario lucano a rendere lo stesso competitivo e all’avanguardia, nonostante, il nostro territorio racchiuda in sè punti di eccellenza e all’avanguardia come l’Irccs –Crob di Rionero ed un’azienda Ospedaliera come il San Carlo di Potenza; l’adesione della Regione Basilicata al protocollo sperimentale potrebbe arricchire l’eccellenza del sistema sperimentale scientifico istituito a Rionero, con conseguente riduzione della migrazione sanitaria ed implementazione dei servizi offerti. Per evitare, dunque, che il sistema sanitario regionale risulti svantaggiato rispetto a quello delle altre regioni e, soprattutto, per aiutare tutti coloro che sono colpiti da questa malattia degenerativa del sistema nervoso che nei casi più acuti può portare all’invalidità totale, scopo dell’interrogazione è quello di conoscere le motivazioni poste a fondamento della non adesione della regione Basilicata dalle regioni che aderiscono al protocollo. Inoltre, si chiede di conoscere se al momento la regione sta valutando la possibilità di aderire a detto protocollo individuando la struttura presso cui attivare la procedura, avviare lo studio e, magari con il fondamentale apporto del prof. Zamboni, la necessaria formazione di personale addetto allo svolgimento del protocollo”.
“Mi auguro – conclude Mollica – che vista l’importanza dell’argomento la Regione Basilicata si adoperi in maniera tempestiva procedendo nel minor tempo possibile all’adesione formale del protocollo Zamboni con tutti gli adempimenti del caso. Ci si riserva, comunque, di presentare una mozione urgente in Consiglio regionale per impegnare l’intera Giunta regionale ad impiegare tutte le risorse necessarie per favorire e garantire le modalità applicative del protocollo, qualora non giungano assicurazioni da parte del Governo regionale, di un interessamento sul caso specifico”.