Saap: Cupparo, portiamo a termine un impegno

Nella manovra di bilancio il Consiglio regionale ha destinato al progetto 16,7 milioni di euro, come annunciato il 1° aprile nel tavolo con i sindacati. Per l’assessore “l’obiettivo è il superamento della visione assistenzialistica con la quale è stata affrontata la questione".

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L'assessore regionale Francesco Cupparo

“La dotazione finanziaria di 16,7 milioni di euro nella manovra di bilancio 2025-27 approvata in Consiglio all’unanimità, come ha spiegato il presidente Bardi, è destinata al progetto Saap per consentire l’effettuazione di 167 giornate Cau alla platea di circa 900 lavoratori. Portiamo a termine un impegno assunto nei confronti dei lavoratori interessati, personalmente dal presidente Bardi già da oltre un anno, e condiviso con i sindacati confederali di categoria”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, che al Tavolo con dirigenti di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil (presenti anche Consorzio di Bonifica Basilicata ed Arlab) il primo aprile scorso aveva annunciato il provvedimento finanziario.

Nel ricordare che è stata autorizzata nelle scorse settimane l’anticipazione di 36 giornate per 92 lavoratori per una spesa di 465 mila euro a valere su economie del progetto annualità 2021, Cupparo aggiunge che adesso, con la disponibilità finanziaria, il Consorzio di Bonifica potrà procedere in tempi rapidi alla definizione del progetto generale 2025 che terrà conto delle indicazioni della Regione e di quelle emerse al Tavolo con i sindacati.

Per i lavoratori ex Tis e Rmi è stato definito un emendamento che consente alla platea di passare nel progetto che è stato inviato al Consiglio regionale per l’approvazione. Nel frattempo l’Ufficio del Dipartimento sta lavorando al bando che potrà essere pubblicato solo dopo l’approvazione dell’emendamento. Le attività previste dal Progetto riguardano la manutenzione delle aree a servizio di attività industriali, artigianali, commerciali, turistico culturali; la manutenzione della viabilità in generale, con priorità alle strade a servizio delle predette attività; la manutenzione del verde urbano e del patrimonio pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale.

Nel mese di ottobre scorso è stata condotta una rilevazione tra i beneficiari delle due platee (ex Tis e Rmi) con apposito questionario dall’Arlab, nell’ambito della quale è emerso che circa il 58% dei beneficiari (922 persone) si è dichiarato disponibile a lavorare nel settore idraulico forestale. “In considerazione che i beneficiari degli interventi di pubblica utilità appartengono ad una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile e fragile, che ha come unica fonte di sostentamento l’indennità mensile – ha spiegato l’assessore Cupparo – abbiamo ritenuto necessario, di intesa con i sindacati e alla luce delle indicazioni dei sindaci dei Comuni interessati, continuare ad assicurare un sostegno economico nelle more del completamento dell’iter procedurale per favorire la fuoriuscita di tutti i beneficiari dalle platee ex RMI ed ex TIS ai fini del loro inserimento in altre attività lavorative. Per queste ragioni si è proceduto a garantire per ulteriori sei mesi (1° novembre 2024 – 30 aprile 2025) la prosecuzione dei lavori di pubblica utilità per entrambe le platee”.

Per i lavoratori che non si sono dichiarati disponibili ad essere inseriti in attività idraulico forestali (709 unità pari al 42% del totale beneficiari), vengono previste una serie di azioni ed interventi volti comunque a garantire un sostegno economico e possibilità occupazionali. Si tratta comunque di aggiornare il quadro dei lavoratori.

Per l’assessore “l’obiettivo da raggiungere è il superamento della visione assistenzialistica con la quale è stata affrontata questa questione e che ci è stata trasferita dalle precedenti giunte delle precedenti legislature. Anche alla luce delle novità che interverranno nel comparto idraulico-forestale siamo impegnati a dare dignità a questa platea di lavoratori”.

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