“L’impianto di trattamento rifiuti di La Martella va chiuso nel più breve tempo possibile. Questo era il mandato che il PD e l’intera maggioranza di centrosinistra al comune di Matera avevano affidato al sindaco Adduce nella trattativa con la regione, la provincia di Matera e l’ATO rifiuti e questo è il risultato principale dell’esito dell’incontro tenuto l’altro giorno in Regione”. E’ quanto si legge in una nota stampa del Pd di Matera. “Il PD ha lavorato in queste settimane al fianco del sindaco Adduce per far comprendere al presidente della Giunta Regionale che l’impianto di trattamento rifiuti di Matera non è adeguato per ricevere rifiuti non trattati. Il PD – si legge ancora nel comunicato – ha assunto fin dal primo momento un atteggiamento di grande responsabilità ricordando che la solidarietà tra territori è un valore e che la stessa città di Matera, nel recente passato, addebitando costi altissimi alla collettività, ha dovuto smaltire i propri rifiuti nella vicina Pomarico. Atteggiamenti demagogici e populistici – si legge infine nel comunicato – sono contro l’interesse della città, perché condannano Matera all’isolamento e, soprattutto, impediscono la soluzione dei problemi che affliggono da anni gli abitanti del Borgo, destinato al progressivo spopolamento col perdurare di tale situazione”.Fa specie constatare che una delle forze di opposizione in consiglio comunale mentre prepara barricate, minaccia incatenamenti ai cancelli della discarica, agita la piazza contro lo smaltimento a Matera di un modesto quantitativo di rifiuti provenienti da altri comuni della Basilicata, e nello stesso tempo è possibilista a “che altri comuni pugliesi possano utilizzare la discarica di Matera su valutazioni di carattere economico-politico. Cosa significa questo? – si chiede il Pd di Matra. I rifiuti pugliesi sono più graditi di quelli lucani – si chiede ancora il Pd. O forse qualcuno pensa ad un nuovo affarone riproponendo un inceneritore a Matera? Se così fosse lo dica chiaramente senza usare linguaggi in stile politichese. Il PD in quel caso sarebbe pronto a organizzare presidi permanenti e se necessario anche le barricate.”