RICHIESTE E ASPETTATIVE DEL CSAIL DAL NUOVO CONSIGLIO

“Non vorremmo – dice Filippo Massaro, presidente Csail – sprecare una nuova legislatura regionale senza affrontare, una volta per tutte, il problema del controllo-gestione delle risorse petrolifere e, quindi, realizzare condizioni di sviluppo ed occupazione, tenuto conto che la Sel da sola non è in grado di farlo. Siamo, invece, più interessati alla proposta che proviene dalla Confindustria sul cosiddetto Patto di sistema che è molto più moderna ed efficace di quella della ex Giunta regionale e rappresenta una buona base di confronto”.

“Il Csail – prosegue Massaro – inoltre chiede: di invertire la marcia per creare posti di lavoro e frenare l'emigrazione giovanile ; evitare sperpero di danaro pubblico e investire in produttività e sviluppo; portare il reddito pro-capite dei cittadini su livelli accettabili; eliminare la povertà dei cittadini (attualmente la Basilicata è la regione più povera);utilizzare meglio i fondi europei, nazionali e royalties del petrolio non a soli fini demagogici e propagandistici ma creare nuove opportunità di reale lavoro per i giovani disoccupati; rigore severità e controlli sull'operato e gestione degli enti sub-regionali (eliminare i famosi carrozzoni politici mangia-soldi); realizzare importanti infrastrutture – viabilità Saurina, Tito Brienza ecc. – Aeroporto lucano in Val d'Agri, – rete ferroviaria Potenza-Val d'Agri- Metaponto per togliere dall'isolamento e dare ossigeno ai paesi delle aree più interne lucane che sono in via di totale estinzione ed essere cancellati dalle cartine geografiche; ridare nuova immagine alla Basilicata martoriata dalle infinite inchieste giudiziarie (vedi il Caso Elisa Claps, Marinagri, l'arresto del Principe, la Loggia Massonica Pagani, l'Arbea, Total appalto di Tempa Rossa, Calciopoli, ecc.)”.

”La Regione Basilicata amministra nel quinquennio oltre duecentomila miliardi delle vecchie lire: se un terzo di questi soldi – conclude Massaro – venissero dati alle 86 mila famiglie lucane che vivono sotto la soglia della povertà con obbligo di reinvestire per ricavarne reddito, tale provvedimento sarebbe unico in Italia e il piu' efficace investimento istituzionale per eliminare la povertà”.

    Condividi l'articolo su: