Restaino su politiche industriali – sintesi intervento – 2/3

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Nel prosieguo della comunicazione al Consiglio Regionale sulle politiche industriali della Regione, l’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa ed Innovazione tecnologica, Erminio Restaino, ha soffermato la sua analisi sulle attività in itinere (tra la fine dell’ultima e l’inizio della nuova legislatura) e, in particolare, sui bandi per l’Industria e per le Pmi, su Basilicata Innovazione e sul Campus di ricerca per l’innovazione del manufacturing.

Bandi per l’industria:

“Nell’ultimo decennio, ancora prima dell’esplosione della congiuntura del 2008 la governance regionale – ha sostenuto l’assessore – ha dovuto adottare strumenti straordinari di incentivazione finanziaria per far fronte alla crisi determinata dalla chiusura di significativi stabilimenti produttivi:
2003 chiusura degli stabilimenti DAU Chemical, Nylstare e CFP in Val Basento (licenziamento di circa 500 unità produttive);
2004-2005 chiusura dello stabilimento Parlamat nell’area industriale della Valle di Vitalba (licenziamento di circa 180 unità operative), e a seguire degli stabilimenti Standartela e Filatura di Vitalba (licenziamento di circa 200 unità lavoratori);
2006-2007 chiusura di sedi operative di aziende di livello nazionale ed internazionale (Panasonic, Daramic, Mahle), nonché dello stabilimento del mobile imbottito di Matera (cassa integrazione per circa 400 unità lavoratori).
Di conseguenza, la chiusura di così importanti sedi operative e l’aggravarsi della crisi del mobile imbottito hanno determinato un forte ridimensionamento dell’apparato produttivo lucano rappresentato da piccole e medie imprese dell’indotto. Tale situazione ha comportato complessivamente il licenziamento di circa 4000 unità lavorative”.

“Per fronteggiare tale situazione- ha detto Restaino – La Regione Basilicata ha avviato una strategia di programmazione nel settore industriale per far fronte alla grave situazione venuta a determinarsi attraverso la messa a disposizione di strumenti straordinari di incentivazione finanziaria quali:

1. Reindustrializzazione dei siti dismessi art.17, legge regionale 28.12.2007, a cui sono seguiti gli Avvisi Pubblici per la reindustrializzazione dei siti produttivi Inattivi di Stanadrtela, Filatura di Vitalba, Green Lather ex Apelle, Mahle, Daramic e Parmalat;

2. Consolidamento del settore industriale legge 10 del 14.06.2008, a cui sono seguiti gli Avvisi Pubblici per il settore Agroalimentare ed Agroindustriale.

Bando PMI (click Day):
In attuazione del Programma Operativo FESR 2007-2013, a valere sulla linea di intervento III.2.3.A dell’Obiettivo specifico III.2 dell’Asse III “Competitività Produttiva”, impegnando anche risorse liberate del POR 2006-2007, del Programma Operativo Val D’Agri e del Programma Speciale Senisese, con DGR n. 1904 del 3/11/2009 è stato bandito l’Avviso Pubblico “ Procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e l’innovazione delle PMI in Basilicata -Bando Click Day”, le cui procedure sono in avanzata fase istruttoria.
Sono state presentate n. 304 domande per una richiesta di contributo complessiva di € 111.266.130,60 a fronte di una disponibilità di risorse di € 50.000.000,00.
Le richieste pervenute, suddivise per dimensione aziendale, sono le seguenti:
1. Microimprese: n. 193 aziende per una richiesta di contributo pari a € 49.024.911,24 a fronte di una dotazione finanziaria da avviso pari a € 10.000.000,00;
2. Piccole imprese: n. 97 aziende per una richiesta di contributo pari a € 54.536.806,96;
3. Medie imprese: n. 14 aziende per una richiesta di contributo pari a € 7.704.412,40.

In relazione al Regime di Aiuto su 304 domande presentate abbiamo:
n. 121 aziende hanno fatto richiesta in regime di “Esenzione” per un ammontare pari ad € 74.123.451,69;
n. 183 aziende hanno fatto richiesta in regime di “Aiuti Di Importo Limitato” per un ammontare pari ad € 37.142.678,91.

Delle 193 domande presentate dalle Micro le richieste, in base al Regime di aiuto richiesto, si dividono nel seguente modo:
n. 140 domande per una richiesta di contributo totale pari ad € 24.231.755,06 hanno optato per il regime di “Aiuti Di Importo Limitato”;
n. 53 domande per una richiesta di contributo totale pari ad € 24.793156,18 hanno optato per il regime di “Esenzione”.

Delle 97 domande presentate dalla Piccole Imprese le richieste, in base al Regime di aiuto richiesto, delle stesse si dividono nel seguente modo:
n. 58 domande per una richiesta di contributo totale pari ad € 12.265.320,75 hanno optato per il regime di “Aiuti Di Importo Limitato”;
n. 39 domande per una richiesta di contributo totale pari ad € 42.271.486,21 hanno optato per il regime di “Esenzione”;
Delle 14 domande presentate dalla Medie Imprese le richieste, in base al Regime di aiuto richiesto, delle stesse si dividono nel seguente modo:
n. 4 domande per una richiesta di contributo totale pari ad € 645.603,10 hanno optato per il regime di “Aiuti Di Importo Limitato”;
n. 10 domande per una richiesta di contributo totale pari ad € € 7.058.809,30 hanno optato per il regime di “Esenzione”;

L’attività istruttoria – ha spiegato Restaino – sta proseguendo ai sensi dell’art. 11 e12 dell’avviso seguendo l’ordine di presentazione delle domande telematiche e tenendo conto anche della dotazione finanziaria stabilita all’art. 18 dell’Avviso.
Relativamente alle istruttorie in corso, ad oggi la situazione si può rappresentare nel seguente modo:
il 63% delle aziende ha superato positivamente la fase di accoglibilità; a tali aziende è stata inviata la relativa richiesta di delibera bancaria; Rispetto alle delibere richieste ne sono pervenute il 62%;
il 12% delle aziende non ha superato, in prima istanza, positivamente la fase di accoglibilità; a tali aziende è stato inviato il relativo preavviso di rigetto, ai sensi della L. 241/90, per non accoglibilità; Siamo ora nella fase di analisi delle osservazioni prodotte;
il 25% delle aziende non ha superato, in prima istanza, positivamente la fase di non ricevibilità; a tali aziende è stato inviato il relativo preavviso di rigetto, ai sensi della L. 241/90, per non ricevibilità; Siamo ora nella fase di analisi delle osservazioni prodotte.

Basilicata Innovazione:
Il progetto approvato dalla Regione è stato avviato formalmente il 1° Luglio 2009, con una riunione del Comitato di Indirizzo Strategico (CIS), organo di sorveglianza e indirizzo previsto dall’accordo, il CIS è composto da tre Direttori Generali della Regione (Presidenza della Giunta, Dipartimento Attività produttive; Formazione), due dirigenti di AREA, e con la partecipazione del Dirigente Regionale responsabile della attuazione del programma ed il responsabile delle attività nominato da AREA.
Al momento tutte le attività sono gestite da AREA in partenariato con Innovation Factory – sua società in-house – che per realizzare il programma ha costituito una propria unità locale a Potenza.
Nel corso della riunione di avvio del programma sono stati anche approvati il piano delle attività ed i budget del primo anno e del primo triennio, in adesione a quanto previsto dal piano complessivamente approvato dall’Amministrazione.
L’obiettivo della collaborazione, al di la dei risultati operativi attesi, è la creazione di una struttura, che nei tempi previsti dal programma, sia in grado di operare autonomamente a servizio del territorio per favorirne lo sviluppo economico attraverso l’innovazione e la partecipazione ai mercati internazionali delle tecnologie.

Campus di ricerca per l’Innovazione del manufacturing:
In data 22 dicembre 2005 – ha affermato l’assessore alle Attività produttive, Politiche dell’Impresa ed Innovazione tecnologica – è stato stipulato, in attuazione della Delibera CIPE n.35/2005 per la programmazione delle risorse attribuite alle aree sottoutilizzate (assegnati alla Regione Basilicata euro 106.840.050,00 per interventi da ricomprendere in intese istituzionali di programma), un Accordo di Programma Quadro (APQ) tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca e la Regione Basilicata in materia di Ricerca per lo sviluppo di attività innovative ad alto valore aggiunto.
L’Accordo riguarda la realizzazione di un Centro di ricerca e di alta formazione sull’innovazione tecnologica in partnership con il Centro Ricerche Fiat. L’intervento è stato programmato in coerenza con la Strategia regionale per lo sviluppo della Ricerca Scientifica e l’Innovazione tecnologica 2003-2005 che prevedeva, tra i suoi obiettivi, la creazione di centri di competenza tecnologica, in quanto lo sviluppo di attività innovative ad alto valore aggiunto in campo industriale era, ed è, considerata condizione imprescindibile per promuovere la competitività sui mercati delle aziende lucane. Nello specifico il polo manifatturiero di Melfi è stato considerato il luogo più idoneo a sperimentare tale attività.
Pertanto in data 26 giugno 2006 è stato sottoscritto un I Atto Integrativo TF all’APQ in materia di Ricerca Scientifica con l’obiettivo della realizzazione di un Campus di Ricerca ed Alta formazione collegato con il sito produttivo della FIAT-SATA localizzato nell’area industriale di Melfi, mirato ad effettuare attività di:
ricerca industriale e sviluppo precompetitivo sia per il settore “automotive” che, in termini di ricadute tecnologiche, per altri settori produttivi dell’industria manifatturiera regionale;
alta formazione, per la qualificazione di giovani ricercatori e tecnici residenti in regione, da coinvolgere nelle attività di R&D del Campus.

Maf

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