“Acqua, Nucleare, e Legittimo Impedimento. Tre referendum per il futuro di tutti. Questo lo slogan dell' Italia dei Valori per la raccolta delle firme in tutta Italia”. Lo ha detto Carlo Tarantino, Consigliere Provinciale di Potenza dell' Italia dei Valori, il quale aggiunge: “Anche il nuovo Circolo di Rotonda partecipa a tale iniziativa per ridare slancio alla politica come servizio e per riavvicinare i cittadini alle istituzioni, infatti è possibile sottoscrivere i tre referendum tutti i giorni presso il Circolo IDV di Rotonda, sito in via Corso Garibaldi dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00. A questi obiettivi primari, il Circolo vuole aggiungere anche una nuova voce nel panorama locale perché Rotonda ritorni a camminare, non isolata e lontana dai vecchi schemi ideologici del passato. In questi giorni, molti sono i rotondesi che hanno risposto con entusiasmo a tale iniziativa, sottoscrivendo i referendum proposti dall' IDV nazionale. Perchè bisogna firmare? Dicono che la privatizzazione dell’acqua è il futuro, ma il resto del mondo sta tornando all’acqua pubblica. Dicono che l’acqua privata è più economica di quella pubblica, ma in Toscana, dove l’acqua è privata da 15 anni e le tariffe sono le più alte d’Italia. Dicono che la privatizzazione dell’acqua migliorerà i servizi, ma l’acqua pubblica va incontro ai bisogni dei cittadini mentre i privati inseguono solo i profitti: chi li obbligherà a investire nelle infrastrutture. Dicono che l’acqua rimarrà un bene fondamentale e inalienabile, ma cosa impedisce a un privato di togliere il servizio a chi non può pagare una bolletta? Dicono che il nucleare è sicuro, ma in Francia ci sono più di 100 incidenti l’anno. E dove metteremo le scorie? Il problema dello stoccaggio non è stato ancora risolto. L’Italia diventerà inoltre un obiettivo terroristico. Dicono che il nucleare non ha impatti sull’ambiente. Ma una centrale nucleare, oltre alle scorie, utilizza enormi quantità d’acqua, compromettendo l’equilibrio idrogeologico della zona in cui viene costruita. Dicono che con il nucleare in Italia saremo energeticamente autosufficienti, ma non essendoci giacimenti di uranio, in Italia, lo compreremo dall’estero. E comunque le 4 centrali previste arriverebbero a coprire a malapena l’8% del fabbisogno energetico nazionale. Dicono che viviamo in democrazia, ma i siti delle centrali verranno scelti dal Governo e dai privati che costruiranno. I cittadini non avranno diritto di parola. Per quanto riguarda il terzo quesito – conclude Tarantino – vogliamo solo citare l’art. 3 della costituzione in cui siamo tutti uguali di fronte alla legge”.
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