Il consigliere fa riferimento, tra l’altro, al “costante motivo di preoccupazione per ciò che riguarda la gravità del problema relativo al lavoro ed alla percezione dei problemi riguardanti i servizi, assistenza, ambiente ed inquinamento”
“In relazione alla classifica sulla qualità della vita realizzata dal ‘Sole 24 Ore’, le province della Basilicata, nell’ambito dei parametri presi in considerazione, nonostante un regresso rispetto all’anno 2009, si trovano in posizioni leggermente migliori rispetto alle altre realtà del Mezzogiorno.
Analizzando i dati nello specifico, tra i vari settori considerati ( tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute, ordine pubblico e tempo libero), emerge un contesto che deve far riflettere, in quanto gli indici relativi agli ambiti nei quali assumono maggiore rilevanza le azioni amministrative delle istituzioni locali e le scelte politiche sono negativi”. E’ quanto asserito dal consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli.
“Gli abitanti della provincia di Potenza, infatti, continuano ad avere un costante motivo di preoccupazione per ciò che riguarda la gravità del problema relativo al lavoro, (su centosette province, la nostra occupa il novantanovesimo posto), così come la percezione dei problemi relativi a servizi, assistenza, ambiente ed inquinamento, fanno relegare la nostra realtà all’ottantanovesimo posto. Altro dato che è sicuramente frutto di annose conseguenze legate a decisioni politiche – sottolinea Napoli – è quello riferito all’insoddisfazione per le strutture e l’offerta di attività per il tempo libero, novantasettesimo posto. Dalla classifica scaturisce un contesto che mette in evidenza le condizioni di povertà presenti in Basilicata, (depositi bancari per abitante pari a seimilaottocentodieci euro) ed ancora la spesa pro capite per veicoli, elettrodomestici, mobili e pc che fanno precipitare la provincia di Potenza al quint’ultimo posto. Il dato sulla presenza delle infrastrutture – fa rilevare il consigliere del Pdl – è allarmante poiché siamo agli ultimi posti; anche queste cifre rispecchiano la scarsa attenzione nei confronti di quei fattori necessari per la crescita del territorio, senza tralasciare il dato più eclatante, soprattutto in virtù delle trionfalistiche affermazioni relative al modello di Sanità lucana, che deriva dalla percentuale di emigrazione ospedaliera: Matera ultima, Potenza quart’ultima”.
“I dati che ci fanno salire in classifica, rispetto al contesto del Sud dell’Italia – conclude Napoli – sono quelli che emergono da settori di indagine riguardanti il livello di scolarizzazione, l’impermeabilità del tessuto sociale a fenomeni di criminalità organizzata e, comunque, tutti quelli che prescindono dalle scelte di governo locale”.