“I tagli al mondo della scuola e all’Università potrebbero ancora una volta far pagare un prezzo troppo alto al sistema dell’istruzione e della formazione, della ricerca e della cultura della Basilicata. Se l’Italia sarà quello che la scuola è, non investire oggi in conoscenza significa avere domani un Paese più povero di opportunità”.
È quanto ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza intervenendo sul tema della scuola.
“L’allarme lanciato ieri dai sindacati scuola sugli ulteriori nuovi esuberi di docenti ed ausiliari (il prossimo anno scolastico potrebbe far registrare un saldo negativo di 700 unità), la sforbiciata del 15% circa che colpirà per il 2011 le Università italiane (già fortemente penalizzate dai tagli del 2010), l’assenza d’investimento e prospettive per la ricerca e per i ricercatori, che assicurano il 35% dell’offerta formativa universitaria, rischia ancora una volta – ha affermato – di colpire il Mezzogiorno e la parte più in difficoltà della società italiana. Consapevole dell’importanza strategica del sapere e della conoscenza, come leve fondamentali per la crescita, il Mezzogiorno è pronto alla sfida della qualità, dell’efficienza e dell’efficacia, ma non può accettare che vengano messi in discussione diritti e bisogni”.
“A tal proposito, ad esempio, è necessario tra le altre cose – ha continuato – mantenere alta l’attenzione sui fondi Fas che interesseranno gli investimenti sulla sicurezza delle nostre scuole. Il Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha approvato definitivamente nei giorni scorsi il piano stralcio di interventi sul patrimonio scolastico per un importo di 350 milioni di euro. Circa 6 milioni di euro sono assegnati a province e comuni della Basilicata. Si tratta di interventi selezionati sulla base delle segnalazioni giunte dai gruppi di coordinamento regionale che hanno predisposto un primo programma di interventi urgenti finalizzati alla rimozione immediata delle situazioni di pericolo accertate. Rispetto ad un fabbisogno di 1000 milioni di euro, a fronte di 6900 richieste, il piano straordinario individua, dunque, solo le urgenze. Adesso la priorità è quella di impegnare il governo a finanziare tutte le richieste e, soprattutto, ad individuare con tempi celeri il resto delle risorse da assegnare a province e comuni”. Il Presidente Lacorazza ha inoltre auspicato un maggior coordinamento, per le risorse ancora da attribuire, che consentirebbe di finalizzare meglio le azioni a sostegno della sicurezza nelle scuole. “L’intero investimento in Basilicata – ha aggiunto – potrebbe valere circa 30 milioni di euro e tali risorse non garantirebbero solo la sicurezza del patrimonio scolastico, condizione e punto di partenza imprescindibile per migliorare la qualità dell’offerta formativa, ma rivestirebbero un indiscutibile valore anche sotto il profilo economico per un territorio fortemente penalizzato dalla crisi e la cui ossatura principale è costituita dalla piccola e media impresa”.
“In questo delicato contesto – ha concluso Lacorazza – siamo chiamati, regione ed enti locali, a svolgere fino in fondo la nostra parte non solo per i compiti e le competenze attribuiteci ma anche, e direi soprattutto, a difesa dei territori che amministriamo. Siamo chiamati a rafforzare il confronto con il mondo della scuola, dell’Università e della ricerca affinché l'innovazione, la qualità dei diritti ed il futuro appartengano al progresso della nostra regione”.
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