Provincia Pz, Lacorazza ad inaugurazione anno scolastico

“La consueta inaugurazione dell’anno scolastico coincide, quest’anno, con un tema di forte attualità, e importantissimo per il nostro futuro, quale i 150 anni dall’Unità d’Italia. Ci ritroviamo a percorrere questo lungo periodo, attraverso il cammino che la scuola ha compiuto nell’Italia unita, vivendo un susseguirsi confuso di cambiamenti e riforme : dalla legge Casati (che rendeva obbligatoria la frequenza scolastica), già approvata in Piemonte nel 1859 e successivamente estesa a tutto il territorio nazionale, alla legge Coppino del 1877, che introduce una differenza nell’obbligo scolastico tra città più grandi (fino a 5 anni) e aree rurali (fino a 3). Si comincia, dunque, a delineare quello scollamento tra classi sociali e tra città e periferie, che porterà, dopo 70 anni dall’Unità d’Italia, ad avere ancora regioni del Mezzogiorno, come la Basilicata e la Calabria, con altissime percentuali di analfabeti. Uno scollamento che, ancora oggi, continua ad essere uno degli effetti più critici della cosiddetta “Riforma Gelmini””.
Questa la riflessione che il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha fatto, intervenendo, questa mattina al teatro Stabile, all’inaugurazione dell’anno scolastico 2010-2011, promossa dall’Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con le Consulte provinciali per gli studenti della Basilicata, e dedicata al tema dei “Centocinquant’anni dall’Unità d’Italia”.
“In occasione di questa ricorrenza, la Provincia di Potenza – ha annunciato il Presidente – sta pensando di promuovere una serie di iniziative volte a dare alle celebrazioni una chiave di lettura centrata sulle grandi traiettorie di sviluppo, come appunto la scuola”.
“Infatti il pericolo attualmente in agguato, e che dobbiamo assolutamente scongiurare, è quello di un’istruzione, una formazione e un sapere che non aiutino la coesione del Paese né il processo di mobilità sociale. La storia corre il rischio di ripetere e di accentuare le proprie criticità che, al di là del colore politico, anche nell’attualità dei provvedimenti sulla scuola, potrebbero avere l’effetto di marginalizzare sempre di più il Mezzogiorno. Si impone, dunque, anche nel dibattito sul federalismo, l’esigenza di dire di no a provvedimenti che mettono in discussione i diritti di cittadinanza e, in particolare, la cultura e la conoscenza, uniche vere armi con cui l’Italia unita, in Europa e nel mondo, potrà vincere la sfida del futuro. Una sfida a cui una piccola regione del Mezzogiorno come la nostra è pronta a dare il proprio essenziale contributo”.
Il Presidente Lacorazza, nel suo intervento, ha infine ringraziato la Consulta studentesca per la responsabilità e maturità dimostrata nel collaborare con l’Ente alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale, riorganizzazione imposta dalle variazioni al tempo scuola introdotte dalla Riforma Gelmini. (r.s.)
(bas – 04)

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