Il consigliere del Pdl evidenzia che “i problemi infrastrutturali e dei servizi di accoglienza dei fedeli per la loro complessità non possono essere certamente gestiti solo dal Comune di Tolve e necessitano di un adeguato finanziamento regionale”
“La presentazione del progetto ‘Percorsi Rocchiani. Le vie dei pellegrini di San Rocco di Tolve’, nell'ambito degli eventi Piot ‘Feudi di Federino -Terre di Aristeo’ promossi dalla Regione Basilicata, con il contributo dell'Amministrazione comunale di Tolve e quello prezioso dell'Associazione di volontariato Amici del Pellegrino, segna un passo avanti importante nella direzione della valorizzazione del patrimonio religioso legato a San Rocco di Tolve ed al suo santuario, oltre che a rappresentare un’occasione di rafforzamento del turismo religioso”. E’ il commento del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl).
“Le iniziative assunte, già nella precedente legislatura – evidenzia Mattia – sui temi della devozione e della diffusa religiosità popolare dell’intera comunità lucana intorno alla figura di San Rocco attraverso i Programmi integrati di offerta turistica trovano finalmente una prima attuazione. L’auspicio è che adesso attraverso specifici programmi regionali sia possibile attuare nuove azioni, specie in campo infrastrutturale per migliorare l’accoglienza dei numerosissimi fedeli che raggiungono la Chiesa Madre di Tolve, soprattutto in occasione dei solenni festeggiamenti di agosto”.
Mattia afferma, inoltre, che “il ruolo di Tolve non si limita agli aspetti devozionali, ma investe anche il settore degli studi storico-biografici, grazie all’impegno della chiesa locale e di alcune associazioni, tra le quali gli ‘Amici del Pellegrino’, da anni impegnata ad organizzare importanti convegni di studi. Di qui – secondo Mattia – il ruolo del Consiglio regionale che, oltre a patrocinare eventi ed iniziative culturali nell’ambito del cartellone di manifestazioni, tuttora in corso, dedicate a San Rocco, può essere quello di coordinamento e di raccordo delle iniziative di studi per promuovere, in Basilicata, un evento per approfondire, oltre agli aspetti di religiosità popolare, quelli storici. Tra le proposte – continua Mattia – un incontro di studi sulle tradizioni popolari e religiose quale occasione per rilanciare azioni di solidarietà sociale, riprendendo il messaggio di fratellanza e di pace del Santo Pellegrino, messaggio sempre più attuale. Ma i problemi infrastrutturali e dei servizi di accoglienza dei fedeli – sottolinea – per la loro complessità, non possono essere certamente gestiti dal Comune e necessitano di un adeguato finanziamento regionale”.