Potenza: Rocco Fiore(PD) su equilibri di bilancio

Non è un caso l’utilizzo del condizionale da parte del consigliere Napoli nella sua nota sugli equilibri di bilancio approvati il 29 settembre u.s. dal Consiglio Comunale di Potenza.
E già, perché sarebbe sin troppo bello se ad ogni capitolo di spesa del bilancio comunale potesse facilmente corrispondere un importo pari all’esatto bisogno del servizio da erogare alla nostra comunità.
Purtroppo la situazione economica è tale da render ancor più complessa, articolata ed impegnativa l’azione amministrativa che quotidianamente, con alto senso di responsabilità, il Sindaco Santarsiero e l’intera Giunta mettono in campo, anche attraverso tagli che interessano direttamente le proprie indennità.
Nessuno si trincea dietro la rata mutuo di 12.6 mln di euro che sborsiamo per il debito pregresso; sarebbe come nascondersi dietro la realtà, un dato di fatto, poiché tale è la rata annuale dovuta ad un debito derivante dall’azione di una classe dirigente che non ha colori politici poiché espressione democratica della intera città e della quale, proprio l’attuale Sindaco non ne ha fatto parte.
Ci piacerebbe poter parlare solo delle tante cose che vorremmo fare in aggiunta alle tantissime che pure già abbiamo fatto e stiamo facendo o, ancor di più, dare risposte immediate alle piccole e numerosissime richieste ed esigenze, come quelle cui faceva riferimento Napoli, che i cittadini ci manifestano quotidianamente.
Se ciò non avviene è solo per l’assoluta responsabilità con quale si amministra la cosa pubblica che, alla pari di un bilancio familiare, non ci consente di fare più di quello che un qualunque buon padre di famiglia farebbe al nostro posto né tanto meno, e sarebbe ancor più grave, di generare inutili illusioni.
Questa amministrazione comunale ha un programma ben chiaro, preciso ed in avanzato stato di attuazione e condiviso innanzi tutto con gli elettori che in esso vi hanno riposto la propria fiducia.
Ma la condivisione, con l’intero Consiglio Comunale, non è mai stata preclusa da parte di questa maggioranza, occorre però un maggiore senso di responsabilità, che riconosco allo stesso Napoli, ma non ad alcuni pezzi dell’opposizione che proprio nella seduta di consiglio sugli equilibri di bilancio esaltano il proprio ruolo, intervenendo in aula, e sottolineando l’indispensabilità numerica della propria presenza, per poi nascondersi dietro la porta, in fase di votazione, con la speranza che venga meno il numero legale fino a ricomparire un attimo dopo, quasi magicamente, quando si accorgono di non essere necessari per l’approvazione dell’atto deliberativo.
Con questi atteggiamenti è difficile parlare di condivisione, è da tempo che il nostro sguardo è rivolto al futuro di questa città.

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