Potenza: Laguardia (Idv), no a Ztl senza servizi adeguati

“Senza prima attivare adeguati servizi pubblici dedicati all'accesso al centro e, soprattutto, di aree di posteggio o di parcheggi di prossimità delle scale mobili la zona a traffico limitato non dovrebbe entrare in funzione. L’Italia dei Valori, nel corso dei vari incontri sull'argomento ha sempre esposto la propria contrarietà ad attivare tali provvedimenti”.
Lo dichiara Nicola Stefano Laguardia, segretario cittadino dell’IdV di Potenza, che così commenta la decisione della giunta comunale del capoluogo che, dal 15 gennaio prossimo, trasformerà il centro storico in zona offlimits per le vetture. “Abbiamo suggerito una revisione complessiva del trasporto urbano che prevedesse, proprio per l'accesso al centro, percorsi radiali veloci, frequenti, con orari certi dai quartieri verso le strutture pedonali meccanizzate. Abbiamo ribadito – continua il segretario cittadino dell’IdV – che le strutture pedonali meccanizzate, senza facili accessi da parcheggi coperti o aree di parcheggi di prossimità, rischiavano di dequalificare la loro funzione a quella di strutture di quartiere, né cittadine e meno che meno metropolitane. Aprire la città al territorio non può prescindere dal rendere possibile, facile l'accesso al centro. Le circolari istituite intorno al centro storico, con la cronica e nota mancanza di parcheggi nelle zone servite, non costituiscono la soluzione per chi viene dalla periferia urbana o dall'hinterland. Rafforzano soltanto il servizio ai quartieri limitrofi e ai percorsi pedonali meccanizzati i cui costi però gravano su tutta la cittadinanza.
In altre realtà urbane confrontabili con la città di Potenza, prendo come esempio Vasto, grandi parcheggi consentono pedonalizzazioni ZTL e quant'altro perché oltre la piena e facile accessibilità hanno un costo sostenibile pari ad 0,40 €/ora. Siamo preoccupati da soluzioni definite ‘provvisorie e sperimentali’, che se non accompagnate dai provvedimenti più volte suggeriti finiranno per diventare definitive. Questo comporterebbe la stabilizzazione del centro con i quartieri serviti, ma scoraggerebbe periferie ed hinterland nell'accesso al centro che finirà definitivamente di costituire il punto di riferimento della città di Potenza e del potentino”.
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