Per il presidente del gruppo consiliare di Io amo la Lucania: “l’assessore Mastrosimone è senza giustificazione. Per il Consorzio di Bonifica Vulture -Alto Bradano, prima si autorizzano spese poi si commissaria”.
”Il Consorzio di Bonifica Vulture-Alto Bradano – sostiene Navazio – è arrivato al capolinea
amministrativo. L’assessore Mastrosimone giustifica ‘ (…) la possibilità che gli organi consortili del Consorzio in regime di prorogatio adottino anche atti di straordinaria amministrazione (…)’, e con ciò autorizzando il Consorzio a compiere qualsiasi atto. E’ tempo di non consentire che si compiano ulteriori scelleratezze amministrative. Il Consorzio di Bonifica Vulture-Alto Bradano, al pari degli altri consorzi, risulta essere in regime di prorogatio. Regime che deriva da disposizioni della Giunta regionale contenute nelle delibere 1023/2008, 2207/2008, 256/2009. Con queste ultime, la Giunta regionale diffidava, tra l’altro, dal procedere alle elezioni degli organi e disponeva che questi ultimi potessero, nelle more dell’adozione della legge regionale sul riordino dei consorzi, adottare solo atti di ordinaria amministrazione”.
“Per il Consorzio – specifica Navazio – l’ordinaria amministrazione significa procedere alla
promozione a livello dirigenziale di proprio personale, anche in assenza dell’approvazione del bilancio 2012. Significa produrre nuove spese. La Giunta regionale, con deliberazione n.948 del 18 luglio 2012, esercitando i poteri sostitutivi, stante l’inadempienza del Consorzio per la non adozione del bilancio di previsione 2012, assegna ulteriori 30 giorni per l’adempimento e che nel caso non venga rispettato tale termine, nomina un commissario ad acta, con un ulteriore aggravio di
spesa per il consorzio stesso. Nel frattempo al Consorzio, sono parole della Giunta regionale, ‘ (…) è inibito l’esercizio di ogni funzione amministrativa (…)’. Invece no. Addirittura il Consorzio, previgente e diligente, il 31 maggio scorso adotta la deliberazione di promozione di un suo funzionario. Promozione che equivale, come tutti sanno, ad una nuova assunzione. Spesa su spesa. Aggravio su aggravio. E intanto, gli agricoltori e gli imprenditori agricoli sono alla prese con la cattiva qualità dell’acqua somministrata. I dipendenti non percepiscono regolarmente stipendi, ben
che gli vada con qualche mese di ritardo; ad oggi sono in arretrato di due mensilità. La Giunta regionale, generosa come sempre, con successiva deliberazione (n.996 del 24 luglio 2012), addirittura ‘fuori sacco’ dall’ordine del giorno previsto, approva l’atto di promozione, anche se con alcune richieste. Tra queste: che il bilancio di previsione 2012 venga adottato, approvato e diventi efficace; che il Presidente del Consorzio comunichi tale nomina con l’attestazione circa l’impegno contabile assunto nel bilancio e relativo alla regolarità contabile (a posteriori) dell’atto. Una vicenda – a parere di Navazio – che Kafka non avrebbe saputo scrivere meglio: un Ente, che vede tra l’altro il suo Vice presidente dimissionario, che al 30 di luglio non ha ancora adottato il proprio bilancio di previsione 2012, a cui gli è inibito l’esercizio di ogni funzione amministrativa, che
risulta essere in regime di prorogatio amministrativa dal lontano 2008, che dovrebbe compiere solo atti di ordinaria amministrazione, trova il tempo (nel maggio 2012) di assumere personale con procedure di promozione”.
“L’assessore Mastrosimone – fa presente Navazio – lo scorso martedì, rispondeva, al mattino, all’
interrogazione che chiedeva di conoscere se il Consorzio era ed è in regime di prorogatio e se fossero mutate le condizioni amministrative, giustificando il comportamento del Consorzio medesimo. Al pomeriggio, dimenticando la precedente deliberazione di commissariamento del
Consorzio per l’inadempienza derivante dalla non adozione del bilancio di previsione 2012, faceva adottare alla Giunta regionale la deliberazione di controllo riguardante l’assunzione di un dipendente del Consorzio, con conseguente aggravio di spesa. E poi vogliono raccontarci – conclude Navazio – che la Giunta regionale non tutela e vigila sui propri Enti. Vogliono raccontarci che non ci sono soldi”.