Vittorio Sgarbi seleziona due capolavori di D'Errico per l’Expo

"La Contadina" di Gaspare Traversi, denominata “la Gioconda di Basilicata”, e la “Natura morta in posa con frutta, verdura, fiori e colomba in volo” del Maestro di Palazzo San Gervasio (Luca Forte), simbolo e orgoglio palazzese. Sono i due capolavori della collezione D'Errico, selezionati dal critico d'arte Vittorio Sgarbi, per essere esposti in Expo, alla mostra "I Tesori d'Italia", situata al primo piano di Eataly.
"Li ho scelti perché rappresentano l'eccellenza – ha dichiarato Sgarbi, intervenuto alla conferenza che si è tenuta in libreria Rizzoli, a Milano -. In uno, un velo bianco che cade sul viso, quasi a voler ritagliare il volto e far vedere la parte più straordinaria del dipinto: lo sguardo, fatto di grande delicatezza e amore, che lo rende simile all'"Annunciata" di Antonello da Messina. L'altro, è un'opera meravigliosamente caravaggesca, lussureggiante e barocca, con una splendida colomba messaggera di chissà quale bellezza e pace, che è meglio di Picasso". "Rappresentano un pezzo della nostra terra – sottolinea con orgoglio Camilla Hoffmann D'Errico, presente alla conferenza e ultima discendente di una famiglia nota in tutto il mondo per la preziosa pinacoteca e biblioteca (298 tele, quasi 500 stampe, 5000 volumi antichi rilegati dal fondatore Camillo D'Errico), che ha sede nel piccolo comune di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza -. Due opere straordinarie, simboliche, nobili, che in Expo potrenno essere ammirate da tutti".

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