Visita Bertone, De Filippo: “Centro qualifica offerta sanitaria”

“Miriamo a migliorare standard in sanità come nell’istruzione e nei servizi. Oggi un modello che replicheremo in campo pediatrico e non solo”.

“Con l’avvio del Centro pediatrico presso l’Ospedale San Carlo la collaborazione con il Bambino Gesù è diventata un fatto concreto e una reale opportunità di crescita per il nostro sistema sanitario che adesso sarà in grado di offrire, in campo pediatrico, servizi di eccellenza con altissimi standard di qualità. La visita dell’eminentissimo segretario di Stato Vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, sottolinea come il percorso intrapreso abbia una rilevanza che valica i confini della Regione, ponendo le nostre strutture a servizio dell’intero Mezzogiorno e anche oltre”. Lo ha detto il presidente della Regione Vito De Filippo, nel corso della visita del Cardinale Tarcisio Bertone.
“Il benessere del bambino è uno degli indicatori principali delle condizioni sociali di una comunità sia sotto il profilo economico che culturale. Alcune ricerche – ha affermato De Filippo – attestano che nel Mezzogiorno d’Italia il livello di benessere dell’infanzia sia inferiore rispetto al resto del Paese. Per questo motivo, anche essendo la situazione di partenza della Basilicata tra le migliori, ci siamo posti come obiettivo quello di migliorare il nostro standard in questo campo e stiamo mettendo in campo progetti mirati per creare in regione strutture altamente qualificate soprattutto per l’assistenza e i servizi dedicati ai minori.
La Basilicata è una regione dai piccoli numeri, ma noi abbiamo cercato di trasformare lo svantaggio iniziale in vantaggio. Dal punto di vista della Sanità, piccoli numeri significano esiguità della casistica e scarsa competitività del sistema, un gap che riteniamo possibile superare agganciandoci ai circuiti più qualificati e portando qui, sul nostro territorio, le punte di eccellenza. Perciò, se vale il principio della ‘massa critica’, diventa importante stringere una serie di alleanze strategiche che consentano alle professionalità locali e a quelle di fuori regione di lavorare insieme su un panorama sanitario più ampio. Questo ha voluto rappresentare il modello di collaborazione con il Bambino Gesù, uno schema che intendiamo replicare per altre iniziative, per razionalizzare le risorse, sempre più scarse a causa dei tagli, ed assicurare una qualità più alta dei servizi”.
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