Creare Centri per la creatività in Basilicata: questo era l’obiettivo di Visioni Urbane, un progetto realizzato dalla Regione Basilicata insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, finanziato per 4 milioni di euro con risorse nazionali (FAS).
Si è partiti con una idea molto chiara: capire – prima ancora di sapere quali potessero essere i centri – cosa farci dentro, con chi, e come.
Progettare i contenuti prima dei contenitori- investire sui cervelli prima che sui mattoni
Anziché partire dalla scelta e ristrutturazione dei contenitori per decidere successivamente cosa farci, come gestirli e chi dovesse animarli, si è deciso di lavorare e scommettere sulle idee e sulle attività da realizzare, sulle condizioni di sostenibilità dei Centri e sulle reti di persone disposte a lavorare sui contenuti.
WIKICRAZIA- creazione di una community creativa e una modalità inedita di dialogo con la pubblica amministrazione (la policy la facciamo insieme)
Visioni Urbane ha coinvolto e messo in rete 150 imprese ed associazioni lucane operanti nei vari settori della creatività, mettendole in relazione con esperti e intellettuali di tutto il mondo, a cui ha chiesto di dare idee ed indicazioni su come configurare gli spazi laboratorio per la creatività per un progetto collettivo di sviluppo. Utilizzando un paradigma comunicativo “molti a molti”. A tal fine, è stato creato un blog ed è stato favorita la creazione di una community che rappresentano un punto di riferimento per chi vuole condividere la propria idea.
L’accento sulla sostenibilità
Il progetto ha messo enfasi sulle condizioni di sostenibilità dei Centri, facendo in modo che i soggetti gestori siano messi nelle condizioni di essere autonomi. Tutti gli interventi materiali ed immateriali sono stati indirizzati a intervenire sul contesto sostenendo oggi spese di investimento una tantum, piuttosto che perpetuare situazioni critiche che richiedono costanti interventi ed aiuti pubblici (finanziando spese correnti).
In altri termini, abilitare e non sussidiare: Offrire strumenti per imparare, entrare in relazione con il mondo, per mettersi in rete.
Una nuova modalità di ristrutturazione di immobili pubblici
Progettisti, direttori dei lavori e imprese sono stati stimolati dal sapere in anticipo esattamente cosa si farà negli spazi, nei locali, negli auditorium, e perché bisogna sistemare impianti e attrezzature in un certo modo; sono stati gratificati dal creare soluzioni per specifiche richieste, interessati a fare interventi con un fine ed un senso: progettare e realizzare i contenitori conoscendo i contenuti, con una committenza mediata dalla Regione ma molto forte.
Un modo intelligente per moltiplicare investimenti pubblici
Ristrutturare i cinque immobili prescelti per diventare Centri per la creatività ha significato mettere in campo una importante operazione di recupero di immobili realizzati con investimenti pubblici in anni passati e poi abbandonati, o, peggio ancora, vandalizzati.
Oggi, cinque beni pubblici che versavano in uno stato di abbandono sono rivitalizzati e restituiti alla comunità regionale per essere centri propulsori di attività innovative e di nuove energie.
I CINQUE CENTRI di Visioni Urbane
Il sistema della cultura e della creatività in Basilicata può oggi contare su una rete di cinque nuovi centri, che si configurano come spazi pluridisciplinari volti all’incontro e all’ibridazione fra diverse discipline creative e culturali (teatro, musica, arti visive, ecc.) e i settori connessi (turismo, enogastronomia, tecnologie informatiche, ecc.).
I Centri per la Creatività sono pensati come nodi di una Rete utile a promuovere cooperazioni all’interno delle comunità creativa lucana, e -rafforzare l’apertura internazionale.
Ciascuno dei 5 Centri –- ha una propria specializzazione tematica (concept):
Casa Cava – Matera, 900 mq distribuiti in 10 ambienti scavati nel tufo di una ex cava seicentesca nel cuore della città antica.
Il concept: la cava tecnologica. Il miscuglio tutto italiano di pietre antiche e funzioni moderne che ha in Basilicata una sua specificità. Fare reagire i luoghi antichissimi dei Sassi con attività culturali moderne. Se alla cava ipogea con ottima acustica ci aggiungiamo tecnologia moderna si ha un oggetto di grande fascino che può ispirare nuovi prodotti culturali e magari attirare anche sponsors importanti.
Cecilia – Tito (PZ), 1.340 mq in 10 ambienti su 2 piani, in un edificio costruito alla fine degli anni ’80, affacciato su una terrazza naturale, a pochi km da Potenza.
Il concept: reinventare il futuro. Il patrimonio storico e artistico della Basilicata – e dell’Italia, del resto – è una meravigliosa risorsa, ma è anche un peso. Molti creativi si ribellano all’idea di essere condannati a proseguire nel solco tracciato dai padri, per quanto grandi essi siano stati: le nuove generazioni vogliono fare cose nuove, reinventare il futuro.
Ex Macello – Rionero in Vulture (PZ), 700 mq suddivisi fra 3 corpi di fabbrica, area esterna per attività. Un ex manufatto industriale abbandonato destinato a diventare un immobile a zero consumi energetici (Classe A) grazie all’utilizzo di materiali altamente innovativi.
Il concept: l’arte inclusiva. Fermenti interessanti vengono da quell’area di confine dove le performing arts (teatro) incontrano l’inclusione sociale, e addirittura il welfare. Laboratori teatrali coinvolgono bambini e anziani, ma anche persone diverse (di altre culture) o con disagio psichico : questi soggetti diventano protagonisti e sprigionano emozioni nuove. L’arte tocca il disagio, e ne viene trasformata; e allo stesso tempo produce inclusione e ruolo, in una regione con molti centri sociali e centri anziani che rimangono vuoti e inutili.
Centro della Val Sarmento- San Paolo Albanese (PZ), 1.200 mq in 9 ambienti su 2 corpi di fabbrica, area verde esterna collocato in un’area golenale, immerso nel Parco Nazionale del Pollino, di fronte al Teatro Vegetale che Giuseppe Penone ha installato per il Progetto Arte Pollino.
Il concept: le radici. Un tema forte e condiviso da artisti molto diversi, dalla piccola ma combattiva scena che fa musica popolare, alle operazioni “ricombinanti” tradizione e innovazione (Arte Pollino). Questa linea di lavoro si presta particolarmente bene ad alimentare operazioni di marketing territoriale: raccontare il territorio partendo dalle sue tradizioni, che per i lucani sono ovvie ma per il resto del mondo possono essere nuove e eccitanti.
Tilt – Marconia di Pisticci (MT), immobile di 400 mq in un’area verde di 650 mq con anfiteatro. Nel centro di Marconia, a 10 km dal litorale jonico, una grande area verde attrezzata con impianti sportivi, un anfiteatro ed un immobile a freccia suddiviso in varie aule attrezzate
1Il concept: Basilicata nel mondo, il mondo in Basilicata. I lucani hanno emigrato, e ancora emigrano: alcuni di loro sono diventati famosi artisti. Come vedono il mondo? Come vedono, se la vedono, la Basilicata? La loro arte parla a chi oggi in Basilicata ci vive? Contestualmente, alcuni artisti non lucani vengono in Basilicata – in questi anni soprattutto cineasti – e anche loro raccontano il territorio. Queste ragnatele di rapporti tra la Basilicata e il mondo possono essere messe a valore.
Materadio avrà luogo in tutti e 5 i centri di Visioni Urbane, ciascuno dei quali ospiterà uno dei 4 paesi europei ospiti e la rispettiva Capitale Europea della Cultura.
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