Vertenza Datacontact, nota della direzione aziendale

"Quattro ore di serrato confronto per arrivare ad un risultato che non soddisfa nessuno, che trasla di pochi giorni l’esplosione di una problematica complessa e che rischia di compromettere il futuro lavorativo di una comunità aziendale composta da circa 1300 giovani lavoratori.
Il tavolo di crisi, richiesto dalla presidenza della Giunta Regionale di Basilicata e prontamente attivato nel pomeriggio di ieri dal Prefetto di Matera, Sua Eccellenza Dott.ssa Antonella Bellomo, ha visto uniti i vertici istituzionali locali, parlamentari, quattro sigle sindacali e l’azienda nella richiesta a Telecom Italia di riconsiderare le sue posizioni in merito alla volontà di non proseguire il rapporto di collaborazione in essere per la gestione del servizio 119 TIM, nella sede di Matera, oltre la naturale scadenza del contratto prevista al 31 dicembre 2015".  E' quanto si legge in una nota diffusa dalla direzione aziendale di Datacontact.
"La presunta violazione del codice etico del committente Telecom Italia, contro la quale Datacontact ha in più occasioni fornito evidenze della sua assoluta buona fede e delle azioni di riassetto societario ed organizzativo, che in altri importanti relazioni commerciali con committenti anche di maggiore calibro della società di telecomunicazioni sono state considerate congrue per garantire la onorabilità oltre che l’efficienza ed efficacia nella conduzione operativa delle attività di contact center, continua ad essere contestata dalla nostra società con la richiesta di riapertura di un tavolo di confronto committente-fornitore, già prospettata in due formali occasioni senza ottenere alcuna risposta da parte di Telecom Italia.
La soluzione fortemente richiesta dalle istituzioni locali dopo un serrato confronto, in cui le posizioni di Telecom Italia espresse dai rappresentanti della società intervenuti in loco e in audioconferenza sono parse tra loro contraddittorie, ovvero la garanzia di una proroga contrattuale di tre mesi che garantisca l’intera platea dei lavoratori coinvolti, in attesa della convocazione di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico con il coinvolgimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, non è sufficiente per Datacontact a contenere il grido di allarme lanciato con la richiesta di apertura del tavolo di crisi. Il rischio concreto che l’interruzione della commessa Telecom Italia, condotta con brillanti risultati quali-quantitativi in undici anni di servizio, possa compromettere il complessivo equilibrio organizzativo dell’azienda, che occupa tra Basilicata e Puglia oltre 1.300 unità, non consente di abbassare la guarda e giammai di considerare chiusa la vicenda.
Saranno, le prossime, giornate di intenso lavoro con l’unico obiettivo di salvaguardare un patrimonio di competenze e professionalità in cui l’azienda ha sin dall’inizio fortemente creduto e per le quali ha continuamente investito, valorizzando il territorio sempre e a prescindere, anche quando le tendenze del mercato portavano la gran parte degli imprenditori del settore a scegliere, per opportunità ed incentivi, altri ambiti territoriali. Ci si batterà, in tutte le sedi e con il supporto, già concretamente manifestato, delle istituzioni locali e nazionali e di tutte le rappresentanze sindacali, per non depauperare questo patrimonio intangibile di grande valore che non può essere svenduto".

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