Il consigliere Pdl-Fi: “Il Presidente Pittella faccia rispettare i precedenti accordi facendo pesare anche i servizi che la Regione paga a Telecom e la sua interlocuzione istituzionale con il Governo Renzi”
“Come è accaduto in Consiglio Comunale a Matera con l’approvazione di un ordine del giorno proposto dal consigliere Augusto Toto anche il Consiglio regionale deve impegnare la Giunta ad intensificare ogni sforzo sino a quando la vertenza Datacontact non sarà arrivata ad una conclusione definitiva con il definitivo mantenimento dell’attività e di tutti i posti di lavoro a Matera”. Lo sostiene il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi).<br /><br />“L’accettazione da parte di Telecom di una proroga di 90 giorni della commessa, con volumi confermati per tutto il mese di gennaio e variabile nei mesi di febbraio e marzo, in attesa di conoscere il nuovo imprenditore – commenta Castelluccio – non ci fa stare tranquilli. Bisogna stanare il management Telecom da ogni ambiguità costringendolo ad un confronto senza alibi e senza pretesti. Quello stesso management Telecom che, secondo una chiara strategia di “ritiro” dalla Basilicata, proprio nella giornata di ieri non ha rinnovato una commessa alla società Sielte mettendo a rischio una trentina di posti di lavoro dopo aver già provocato lo smantellamento nel Materano di uffici Sielte e di altre società appaltatrici”.<br /><br />“Al punto in cui è giunta la vertenza Datacontact – continua il consigliere regionale – ci preoccupa la proposta Telecom di un assorbimento delle maestranze, ma solo in parte, quantificabile in circa la metà degli attuali livelli occupazionali che sono costituiti da professionalità, esperienze pluriennali, capifamiglia, giovani e non, che hanno legato la propria vita a quella dell’azienda, da sempre un simbolo della Matera produttiva. Se è lo stesso prefetto di Matera Bellomo, a cui va il riconoscimento di alto impegno istituzionale profuso, a definire l’atteggiamento di Telecom paragonabile ad ‘un’azienda che parla quattro lingue diverse’, è evidente che lo stato confusionale di Telecom va superato con tutti gli attori istituzionali, politici e sociali in campo. Non vogliamo sentire parlare di ammortizzatori sociali tanto più – conclude Castelluccio – perché è una strada impraticabile nelle attuali condizioni. Si pone a questo punto la necessità di un passo diretto del Presidente Pittella per il rispetto di precedenti accordi da lui raggiunti il 22 dicembre scorso facendo pesare anche i servizi che la Regione paga a Telecom e la sua interlocuzione istituzionale con il Governo Renzi”.<br />