Venosa, consigliere Covella su pagamento Tari

Il consigliere comunale di Venosa del gruppo "Venosa Pensa" Arturo Raffaele Covella, interviene sul tema del pagamento della Tari, a suo giudizio sproporzionata per i cittadini che non ricevono i giusti servizi.
"Ormai – sostiene Covella – sono anni che l’amministrazione comunale di Venosa applica aumenti della tariffa Tari che vanno a incidere pesantemente sulle tasche dei cittadini. Una situazione che va avanti da 4 anni per l’incapacità della maggioranza di affrontare e risolvere i problemi legati alla discarica e per la mancanza di un progetto serio di raccolta differenziata che pure si aspetta da tempo nel nostro Comune.
Il 2018 doveva essere l’anno della svolta. Dopo vari tentativi andati a vuoto e dimostratisi disastrosi, infatti, la Giunta Gammone ha annunciato in consiglio l’adesione al Consorzio dei Comuni dell’Alto Bradano per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In previsione sarebbe dovuta partire una seria raccolta differenziata nel nostro comune, unitamente a nuovi e migliori servizi per i cittadini. Un progetto che sulla carta doveva servire a migliorare la situazione nella nostra Città a fronte, purtroppo, di un ulteriore aumento delle tariffe.
Siamo arrivati a settembre del 2018 e i cittadini di Venosa hanno sperimentato solamente l’aumento delle tariffe mentre nessun nuovo servizio è stato avviato e la situazione versa ancora in alto mare. Manca totalmente un servizio di raccolta differenziata, si continua di fatto ad operare in proroga, la pulizia dei bidoni e delle strade va sempre peggio, le periferie sono mal servite e il centro storico continua a vivere una situazione di totale abbandono.
Una situazione scandalosa – prosegue Covella –  che dimostra ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione di realizzare progetti per il rilancio della città e per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Ma cosa ancora più grave è che, a fronte del pagamento di tariffe più elevate per l’erogazione di un servizio che doveva essere migliore, nel 2018 nulla è stato fatto e i cittadini hanno versato nelle casse del Comune soldi che non si spiega a cosa siano serviti. Soldi che sono stati incassati regolarmente dal Comune per una serie di servizi non erogati e che dovrebbero essere restituiti ai cittadini di Venosa.
Per questa ragione è mia intenzione sottoporre la questione all’attenzione delle competenti autorità per far verificare a chi di dovere (Corte dei Conti e Procura della Repubblica) la situazione anche al fine di una valutazione attenta e precisa dell’utilizzo delle risorse incamerate nelle casse comunali da parte del Comune. E’ infatti intollerabile che vengano “spremuti” i cittadini di Venosa, che vengano fatte pagare tasse elevatissime per non erogare alcun tipo di servizio o, comunque, per erogare servizi scadenti e in nulla dissimili da quelli degli anni precedenti.
Nessun passo avanti ha fatto Venosa  – conclude Covella-  in questi anni, solo passi indietro per colpa dell' amministrazione comunale.  Anche per affrontare con serietà queste problematiche, per studiare le soluzioni più innovative e confrontarsi con quanto fatto nei paesi e nelle nazioni più attente alla materia dei rifiuti, nasce VenosaPensa. Un contenitore politico ma soprattutto sociale, un contenitore di idee e progetti per lo sviluppo di Venosa. Un luogo dove confrontarsi con un approccio aperto alla sperimentazione e all’innovazione, ma anche con l’idea che le professionalità e le competenze devono essere valorizzate per migliorare la nostra comunità".

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