“La riforma delle Province ha fortemente inciso sull'autonomia organizzativa degli enti e sui suoi dipendenti: la Provincia di Potenza conta attualmente sole 260 unità, oltre il 60% in meno rispetto alla dotazione organica in essere al 31 dicembre 2014, per funzioni che nonostante tutto sono rimaste sostanzialmente invariate. Da qui una condizione di persistente e costante emergenza, divenuta insostenibile”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza e dell'Upi Basilicata Nicola Valluzzi, incontrando questa mattina i sindacati a sostegno della giornata di sciopero generale indetto dai rappresentanti delle categorie del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil.
“I continui prelievi forzosi sulle entrate delle Province, imposti dalla L. 190/2014 ed attuati in via progressiva tra il 2015 ed il 2017, hanno determinato – ha aggiunto – non soltanto incertezza e precarietà nella gestione dei servizi resi ai cittadini, ma anche una totale inadeguatezza delle condizioni di lavoro per i dipendenti ed una sostanziale riduzione degli spazi di autonomia organizzativa”.
“L'auspicio – ha concluso Valluzzi – è che la prossima Legge di Bilancio 2018 – 2020 metta fine a questo stato di precarietà. Il Governo ed il Parlamento, con cui abbiamo avviato un confronto, devono assicurare risposte indispensabili sia in termini di risorse per garantire le funzioni fondamentali e per far ripartire gli investimenti locali, che per ripristinare l’autonomia organizzativa, eliminando i vincoli sul personale e consentendoci di orientare la qualificazione del personale alla nuova “mission” della Provincia”.
Bas 05