Vaccaro (UIL): Pressione fiscale soffoca economia reale

“I dati diffusi dalla Cgia di Mestre che vedono i contribuenti meridionali i più tartassati dall’Irpef confermano che la pressione fiscale sta soffocando l’economia reale con gravissimi effetti recessivi e con conseguenze drammatiche sull’occupazione”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro.Vaccaro cita i dati della ricerca che riguardano la regione e vedono “i pensionati lucani che dispongono di un reddito annuo di 16mila euro (assegno mensile di 1000 euro) pagare l’addizionale Irpef 325 euro, l’operaio lucano con reddito annuo di 20mila euro (retribuzione netta di 1.226 euro al mese) pagare 408 euro di addizionale Irpef e l’impiegato della nostra regione con reddito annuo di 36.300 euro (retribuzione netta di 2.000 euro al mese) 794 euro” e aggiunge che “ormai quasi la metà del reddito di lavoratori dipendenti e pensionati è destinata al pagamento delle tasse ed il dato è in continua crescita. Per la UIL bisogna immediatamente invertire questa tendenza con un provvedimento d’urgenza che riduca le tasse sul lavoro da finanziare attraverso la destinazione automatica dei proventi della lotta all’evasione fiscale. Questa è la sola strada per uscire dalla grave recessione in atto, stimolando la domanda interna, i consumi e la produzione”.Per Vaccaro “bisogna ripartire per proporre un nuovo modello economico fondato su due punti: il primo riguarda la necessità e l’obbligo di rimettere la persona al centro della politica e del sociale; il secondo fissare regole al livello internazionale per limitare il potere della finanza”.

    Condividi l'articolo su: