“Tra breve si svolgerà un Consiglio regionale per approvare il Regolamento che modifica la Legge regionale n. 8/2012. Tale Regolamento, pur non sancendo il sacrosanto principio dell’autoproduzione quale unico parametro che garantisca reale sostenibilità all’uso delle energie rinnovabili (in particolare eolico e fotovoltaico) e pur regolamentando solo i piccoli impianti, comunque definisce alcune regole che dovrebbero almeno limitare la selvaggia speculazione in atto da parte di società private, su cui si è ampiamente documentato negli innumerevoli comunicati a firma di comitati, associazioni e del nostro sindacato, unico a porsi a difesa non solo dei lavoratori, ma anche della salute dei cittadini e dell’ambiente e della legalità”. E’ quanto dichiarano Paolo Baffari componente Rsu e Francesco Castelgrande coordinatore P.I. in rappresentanza dell’Usb, Unione sindacale di Base Pubblico Impiego Basilicata.
“Purtroppo – prosegue la nota – va denunciata la contrapposizione che questa mattina si sta verificando proprio davanti al palazzo della Giunta regionale, tra associazioni, comitati e cittadini che cercano di tutelare il proprio diritto alla salute e a vivere nelle proprie case serenamente, e alcuni proprietari di terreni, evidentemente istigati da quelle società che intendono ancora speculare e fare profitto sulla pelle delle comunità e dei territori. E’ davvero triste assistere a una contrapposizione tra cittadini e lavoratori, che dovrebbero condividere i medesimi valori, principi, rivendicazioni. Anche di fronte a questo triste spettacolo, la politica deve assumere le proprie responsabilità e ammettere la propria incapacità o la non volontà di voler governare i territori e le comunità locali secondo il bene comune e secondo uno sviluppo armonico ed equilibrato che non provochi danni irreversibili al paesaggio, all’ambiente e alla salute delle persone, invece di tutelare interessi clientelari di parte.
Pertanto, come sindacato – evidenziano Baffari e Castelgrande – chiediamo che venga ristabilita una certezza di regole e di diritti, approvando senza indugi il Regolamento in discussione oggi, che almeno può porre un primo freno alla depredazione in atto da parte di speculatori e avventurieri. Agli ingenui cittadini e lavoratori, che stamattina manifestano a favore di costoro, possiamo solo dire che la misera somma che le società versano ogni anno come fitto per l’istallazione delle pale, non riuscirà a compensare i costi per lo smaltimento delle stesse e per il ripristino dei terreni (con la rimozione dei blocchi di c.a. di fondazione), che, dopo un certo numero di anni, saranno a carico dei proprietari dei terreni.
Ci auguriamo – concludono i referenti dell’Usb Basilicata – che dopo l’approvazione del Regolamento da parte del Consiglio regionale, possa aprirsi un dibattito partecipato, al fine di definire principi di equità, legalità, sostenibilità sociale e ambientale, tutela dei diritti e della salute dei cittadini e degli ecosistemi”.
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