Unibas, Liberali: rafforzare i piccoli Atenei

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“L’Unibas è una università libera e regge bene il confronto con le grandi Università italiane specie per il ruolo che è chiamata ad esercitare, quello della quarta missione ovvero ateneo inteso come motore di sviluppo economico dei territori”

“È all’attenzione del Governo regionale il sistema universitario lucano: proprio nei giorni scorsi il presidente Pittella ha indirizzato una lettera al presidente della Conferenza dei Rettori chiedendo di attivare  dei tavoli di confronti con il Governo centrale e con la Crui stessa per esaminare, discutere e prendere iniziative politiche mirate al rafforzamento dei piccoli atenei come quello  lucano".
Ha salutato così l’inaugurazione ufficiale del trentatreesimo anno accademico dell’Università degli Studi della Basilicata, l’assessore regionale alla Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali.
"Non si può pensare di applicare gli stessi criteri a differenti sistemi universitari piccoli e grandi – ha aggiunto Liberali – e valutarli in base alla scelta dell’istruzione e della didattica.
L’Unibas, è stato detto e i dati lo dimostrano, è una università libera e regge bene il confronto con le grandi Università italiane specie per il ruolo che è chiamata ad esercitare, quello della quarta missione ovvero ateneo inteso come motore di sviluppo economico dei territori”.
L’assessore al ramo si è infatti soffermato sui dati significativi illustrati dalla rettrice Aurelia Sole: smart specialization,  valorizzazione della ricerca scientifica come terza missione, incremento dei laureati, rilevante tasso di attrattività del 20 per cento proveniente dalle regioni limitrofe, attivazione di nuovi master ma anche relativa chiusura di diversi corsi di studio  (in base ai requisiti disposti dai decreti ministeriali).
“Approvo in pieno quanto è stato dichiarato, con la Rettrice,  nell’interessante convegno di stamattina “Per una nuova primavera dell’Università” sul ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione: bisogna smettere di pensare che ci sia un contributo da parte della Regione all’Università ma è piuttosto  il contributo che la Regione dà in termini di sviluppo e di  coesione territoriale tramite e grazie alla presenza dell’Università”.
Sul piano del diritto allo studio, l’assessore ha garantito agli studenti che in tempi brevi  si riunirà un apposito tavolo con le parti sociali rinominato sul “Diritto all’apprendimento” che ben si coniuga con l’omonima legge regionale di recente approvazione.
"Cercheremo di ridurre i tempi di pagamento, sopperire alle lungaggini della Pubblica Amministrazione fermo restando – ha concluso – l’impegno del Governo regionale di voler continuare a lavorare con l’Ateneo lucano, collaborando sul piano formale e impegnandosi  sui tavoli nazionali perché questa situazione estremamente complessa del sistema universitario italiano che si riflette su quello lucano sia superata e quanto prima".

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