In occasione del centesimo anniversario della nascita di Luciano Berio – una delle figure più influenti della musica del Novecento – il Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera dedica al grande compositore un concerto-evento di particolare suggestione, in programma martedì 21 ottobre, alle ore 20.00, ospitato nelle sale del Museo di Palazzo Lanfranchi.
L’iniziativa nasce dalla volontà condivisa di valorizzare la collaborazione tra le Istituzioni della Cultura, consapevoli che il dialogo tra musica, arte e patrimonio costituisce una risorsa essenziale per la crescita di una comunità.
L’evento, infatti, si inserisce nel contesto di un’azione congiunta tra Conservatorio e Musei nazionali di Matera – Direzione Regionale Musei nazionali della Basilicata, ponendo in dialogo la ricerca musicale di Berio con gli spazi espositivi del museo.
Il programma prevede due momenti distinti e complementari, ambientati in due sale simboliche del Palazzo:
I Parte – Sala del Telero
Luciano Berio, Sequenza VIII per violino solo (13’)
Interprete: Giovanna Sevi, docente di violino del Conservatorio di Matera
Di fronte al telero Lucania ’61 di Carlo Levi, l’esecuzione della Sequenza sarà proposta in forma “itinerante”, con l’interprete che attraverserà lo spazio museale “sfogliando” le pagine dello spartito poste su una serie di leggii disposti lungo il percorso visivo del grande dipinto.
L’esperienza sonora e visiva coinvolgerà il pubblico in un cammino di esplorazione del suono, del gesto e dello spazio, in una sorta di dialogo silenzioso tra la materia pittorica di Levi e l’energia del linguaggio beriano.
II Parte – Sala Guerricchio
Luciano Berio, 34 Duetti per due violini
Interpreti: Giovanni Alvarez, Monica Bellusci, Flavia Dasia, Rosa Dell’Acqua, Valentina Luisi, Francesco Raguso, Valentina Riefolo, Angelo Simone, con Giovanna Sevi (docente).
I 34 Duetti saranno eseguiti in forma continua, senza soluzione di continuità, da docente e allievi del Conservatorio, dando vita a un fluire musicale collettivo in cui il dialogo tra le generazioni si fa parte integrante dell’opera.
Compositore, direttore d’orchestra, teorico e pioniere della musica elettronica, Luciano Berio (1925–2003) è tra i protagonisti assoluti del Novecento musicale. Formatosi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Berio ha coniugato la profondità della tradizione con l’audacia della sperimentazione, rinnovando radicalmente il linguaggio musicale. Con Bruno Maderna, nel 1954, fondò presso la RAI di Milano il celebre Studio di Fonologia Musicale, laboratorio d’avanguardia per la ricerca elettroacustica, punto di riferimento internazionale per compositori come Stockhausen, Nono, Pousseur. Autore delle celebri Sequenze per strumento solo, Berio ha esplorato le possibilità tecniche ed espressive dei singoli strumenti, ridefinendo il ruolo dell’interprete come creatore di senso. La Sequenza VIII per violino (1976) rappresenta una delle tappe più intense di questo percorso: un viaggio sonoro fatto di tensioni e silenzi, in cui il violino sembra moltiplicare le proprie voci.
I 34 Duetti per due violini, composti tra il 1979 e il 1983, uniscono alla raffinatezza del linguaggio contemporaneo un intento educativo e umano: ogni brano è dedicato a una persona, un collega o un amico, e affronta un differente aspetto tecnico o timbrico, invitando all’ascolto della diversità e alla condivisione dell’esperienza musicale.
“L’evento musicale organizzato dal Conservatorio E.R. Duni di Matera – spiega la Direzione del Museo di Palazzo Lanfranchi di Matera – si configura come un’importante occasione per celebrare anche i cinquant’anni della scomparsa di Carlo Levi, davanti alla sua opera più rappresentativa, il telero Lucania ’61, testimonianza emblematica del suo legame con la terra lucana.”
In questo dialogo tra suono e pittura, tra ricerca e memoria, si ritrova lo spirito di due maestri che hanno saputo unire l’arte alla vita, la sperimentazione alla verità dell’uomo.