Uilm, oggi a Roma coordinamento Fca e Cnhi

Si è tenuto oggi a Roma il coordinamento nazionale Uilm di Fca e Cnhi, a cui ha partecipato – fa sapere la segreteria regionale della Uilm di Basilicata – una folta delegazione dello stabilimento Fca di Melfi, per analizzare e discutere la situazione industriale e sindacale di entrambi i gruppi.
"Purtroppo in molti stabilimenti – si legge in una nota della Uilm – l'impegno assunto dall'azienda di saturare tutti i siti entro il 2018 appare ancora lontano. Inoltre in un quadro di profonda e oggettiva trasformazione dell’industria dell’auto, diventa sempre più urgente un chiarimento sulle future scelte strategiche, nonché su eventuali operazioni societarie, ad iniziare da quella preannunciata di Magneti Marelli.
Per questi motivi la Uilm chiederà agli altri sindacati firmatari in Fca di fare fronte comune per rivendicare gli incontri di settore previsti dal Ccsl, nonché l’incontro annuale con i vertici aziendali per avere finalmente un confronto complessivo su tutte le realtà italiane in attesa delle risposte indispensabili per raggiungere davvero la piena occupazione entro il termine della fine di utilizzo degli ammortizzatori sociali imposto dal Jobs Act.
Dal punto di vista più prettamente sindacale la Uilm rileva la necessità di rendere più efficace il ruolo delle commissioni di fabbrica affinché i problemi dei lavoratori trovino risposte adeguate, soprattutto in tema di organizzazione e tempi di lavoro e di sicurezza sul lavoro; in talune realtà continuiamo a registrare difatti un atteggiamento aziendale unilaterale teso a sminuire il confronto. E’ quindi necessario rafforzare il sistema partecipativo, anche in vista della scadenza del Ccsl al 31 dicembre 2018.
"Occorre pertanto prepararsi al suo rinnovo, valorizzandone gli aspetti positivi, a partire – evidenzia la Uil – dal nuovo sistema premiale che in questi primi due anni di vigenza ha erogato circa 1300 euro medi l’anno, e provando a correggerne le criticità.
Per quanto infine riguarda la così detta opzione Welfare, chiediamo di migliorare – conclude la Uilm – la rete dei servizi convenzionati sul territorio, che in alcune regioni risulta inadeguato, affinché il relativo accordo possa essere prorogato nel 2018 con effettivo beneficio per i lavoratori che sceglieranno di approfittare degli incentivi fiscali e contributivi".

Bas 05

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