L’Intesa Istituzionale di Programma tra la Regione e le Province sull’attuazione della delega in materia di istruzione e formazione professionale per il triennio 2011-2013, apre scenari nuovi in favore dello sviluppo e nella lotta alla disoccupazione, in quanto prevede una relazione sempre più stretta tra l’offerta formativa e le esigenze del mercato del lavoro.
Un’Intesa che va ascritta alle migliori pratiche di collaborazione istituzionale e alla volontà dei soggetti, Regione e Province, di lasciarsi alle spalle un periodo difficile, caratterizzato anche da molte incomprensioni. Un accordo voluto fortemente dal Sindacato che vede finalmente aprirsi una prospettiva alle continue richieste di avere un sistema formativo più moderno efficiente e al superamento della vertenza APOF-IL . Questa agenzia e l’AGEFORMA di Matera, infatti, dovrebbero uscire dall’angusto recinto di agenzie provinciali per assumere l’ambizioso ruolo di Enti strumentali per l’orientamento e la formazione professionale al servizio della stessa Regione Basilicata.
La UIL FPL, nell’esprimere il suo apprezzamento per il risultato conseguito, condivide la scommessa che l’intesa lancia e che è quella di garantire un governo della filiera regionale dell’istruzione e della formazione che parte dalla scuola, passa dal cosiddetto “reddito ponte”, per raggiungere il sistema delle imprese tenendo in considerazione le esigenze del territorio e del mercato del lavoro in continua e rapida trasformazione.
Una sfida che presuppone una forte assunzione di responsabilità anche da parte del sindacato che, in una logica ineluttabile di riduzione dei costi della spesa pubblica, chiede di mettere in campo un piano di aggiornamento e riconversione degli addetti in modo da garantire un adeguato livello di flessibilità compatibile con il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori.
E’ convinzione della UIL FPL, tuttavia, che la dimensione finanziaria dell’intervento e la condivisione degli ambiziosi obiettivi programmatici possano valorizzare adeguatamente il patrimonio prezioso di risorse umane, attestati presso le agenzie, e dare una risposta concreta ai lavoratori precari che aspettano da troppi mesi.
Perciò, è indispensabile definire, in tempi brevi, un “Accordo Quadro” con le parti sociali, capace di conciliare gli obiettivi dell’intesa con la valorizzazione delle risorse umane e professionali.
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