I comitati Possibile della provincia di Matera esprimono soddisfazione per la decisione della Consulta di ammettere la proposta referendaria proposta da dieci regioni e auspichiamo che anche gli altri due quesiti possano essere ammessi.
"Ringraziamo il Presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza – si legge in una nota – per il lavoro serio e concreto a difesa della nostra regione, dall’aggressione scellerata del governo Renzi, che attraverso lo Sblocca Trivelle, va nella direzione opposta a quanto ha condiviso  a Parigi poco tempo fa.
Ad agosto, quando tutti erano in vacanza, insieme a pochi amici e pochi sindaci, abbiamo promosso la raccolta firme per le proposte referendarie dell’onorevole Pippo Civati. In molti non ci credevano, in tanti hanno cercato di far fallire la raccolta firme ma il dato è che 350.000 cittadini, attraverso la firma hanno detto NO allo Sblocca Trivelle.
In Basilicata, la regione più referendaria d’Italia, circa 13.000 cittadini hanno firmato in silenzio ma in modo spontaneo e determinato.
Quel lavoro non è stato inutile perché ha fatto rumore! Le firme silenziose hanno aperto gli occhi a quanti nelle istituzioni sono sensibili ai temi ambientali e a un diverso piano energetico nazionale, non piu’ incentrato sul fossile ma sulle rinnovabili.
Siamo felici di poter dimostrare, attraverso il referendum che gli italiani hanno le idee chiare. Per questo sin da ora siamo impegnati a promuovere e sostenere le ragioni dei quesiti referendari, sicuri che, quanti fino a questo momento non hanno creduto nello strumento democratico “principe” del referendum, rivedano la loro posizione e si uniscano al fronte senza se e senza ma, in difesa del territorio e del mare nostrum.
A quanti, invece, nelle istituzioni continuano a perorare le posizioni pro fossile, l’invito al silenzio e ad evitare di salire sul carro referendario per nascondersi, oggi è il tempo della chiarezza, non si possono assumere posizioni pro a Roma e posizioni contro a Potenza".

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