A Casa Confesercenti all’interno di Trend Expo il nuovo Focus ha avuto come tematiche centrali il Turismo lento, l’Ospitalità diffusa con il protagonismo di Assoturismo e VerdeGusto, il network di attività ed iniziative orientate al turismo rurale di qualità e l’intervento qualificato della giornalista-esperta Anna Bruno.
L’ospitalità diffusa – è stato sottolineato – è una realtà in crescita che, ad oggi, rappresenta il 79% dell’offerta ricettiva italiana. Secondo gli ultimi dati Istat, il 57% delle strutture ricettive è rappresentato da alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, il 23% sono bed and breakfast, il 14% agriturismi. L’ospitalità diffusa dunque – ha detto il presidente della Confesercenti Prospero Cassino – è un segmento turistico innovativo che piace sempre più ad un target variegato di viaggiatori. Chiediamo alle Istituzioni un dialogo costruttivo e sinergico, in quanto il nostro comparto è fondamentale non solo per la valorizzazione dei centri storici, ma anche in quanto valida prospettiva occupazionale per i giovani. Di qui l’invito agli operatori a fare rete, per uno sviluppo del sistema e per combattere l’abusivismo, auspicando la realizzazione di un Osservatorio extralberghiero.
L’ospitalità diffusa è un sistema moderno, che va, però, regolamentato, anche a tutela delle imprese stesse. Confesercenti si sta facendo promotore, con Assoturismo, di una proposta per l’incentivazione dell’offerta turistica italiana e dà massima disponibilità per un confronto con le Istituzioni che porti all’individuazione di norme chiare per il settore. Tra le esperienze di “albergo diffuso” su cui punta Confesercenti c’è quella di Marsiconuovo. In sintesi si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti l'esperienza di vita di un centro storico di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal "cuore" dell'albergo diffuso: lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni, l'area ristoro.
Ma l'AD è anche un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale. Per dare vita ad un Albergo Diffuso infatti non è necessario costruire niente, dato che ci si limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in rete quello che esiste già. Inoltre un AD funge da "presidio sociale" e anima i centri storici stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali considerati come componente chiave dell'offerta.
Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati nell’universo virtuale delle rotte reticolari che annullano distanze e tempi morti, la vita off-line richiede di tornare, almeno per qualche momento, alla “normalità” delle leggi biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’ di calma può essere dedicarsi un viaggio – ma anche un breve weekend – aderendo alla filosofia “slow” che impone regole ben precise al viaggiatore, una su tutte: la lentezza. Ci sono poi i borghi-alberghi e i Parchi sia letterari che naturali che rappresentano occasioni da non sprecare per attrarre target specifici di turisti, tra l’altro proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi. Sostenibilità, qualità, destagionalizzazione e autenticità sono alcuni dei concetti chiave portati avanti, insieme a formazione e innovazione, con un duplice obiettivo: consolidare il ‘prodotto’ turistico irrobustendo i filoni tradizionali e arricchirlo con proposte fortemente innovative, in grado di rispondere alle nuove esigenze degli ospiti e di cogliere i mutamenti di una domanda sempre più globale e selettiva.
Bas 05