Con il documento, il consigliere regionale dell’Idv chiede che “sia dia attuazione concreta alla realizzazione dei tirocini nella Pubblica Amministrazione (in attuazione dell’ art. 44 LR 31/08), recuperando gli Avvisi già in essere ed espletati”
“Sul Programma Tirocini Formativi, la Giunta riferisca in Consiglio in relazione all’iter seguito e al merito della decisione di revoca assunta; dia attuazione concreta alla realizzazione dei tirocini nella Pubblica Amministrazione (in attuazione dell’ art. 44 LR 31/08) recuperando gli Avvisi già in essere ed espletati, anche emendandoli, ovvero a mezzo di altre soluzioni; individui le risorse finanziarie adeguate, che già in precedenza erano state accantonate, per assolvere alla risoluzione del programma stesso”. Sono queste le richieste contenute nella mozione del consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) iscritta all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare.
Nella mozione Autilio ripercorre le tappe del provvedimento, facendo riferimento ad un’interrogazione del 7 febbraio scorso alla Presidenza della Giunta regionale “presso la quale – sottolinea – giaceva da tempo la proposta di modifica avanzata dal dipartimento Formazione in relazione agli Avvisi inerenti il programma ‘Tirocini Formativi’”. Con l’interrogazione il consigliere ha avanzato richiesta di chiarimenti in merito “all’espletamento della fase attuativa dei tirocini formativi di cui agli avvisi pubblici, approvati con DGR 46 del 18.1.2010, come modificata dalla Dgr 124 del 2.2.2010 e dalla DGR n.697 del 14.4.2010, e con DGR n.47 del 18.1.2010, come modificata dalla DSGR n.125 del 2.2.2010 e dalla DGR n.698 del 14.4.2010”.
“Successivamente – fa presente il consigliere – con comunicazione del 21 marzo scorso del presidente De Filippo (pervenuta in Consiglio regionale il 24 marzo) si comunicava che la Giunta regionale, con deliberazione n.244 del 23 febbraio 2011 aveva revocato gli avvisi pubblici relativi al Programma Tirocini Formativi”. “La Giunta – evidenzia Autilio – non ha però revocato la DGR n. 911 del 19 maggio 2009 di approvazione del programma per cui il provvedimento di revoca degli avvisi manca dei presupposti indefettibili per la sua adozione. In particolare, la DGR n. 244 del 23 febbraio 2011 non presenta alcuna motivazione circa la nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, ovvero la dimostrazione di un sopravvenuto motivo di interesse pubblico o di mutamento della situazione di fatto”.
Secondo il consigliere di Idv “per la revoca del Programma occorreva ripercorrere a ritroso l’iter di approvazione del programma e dunque, sottoporre all’attenzione del Consiglio regionale, tramite le sue Commissioni, la decisione di revocare o meno un programma che dava attuazione a una legge regionale. Pertanto, l’atto di revoca degli avvisi rasenta una chiara prevaricazione o addirittura elusione della volontà dell’Assemblea legislativa, ponendo un problema di rispetto degli ambiti di competenze istituzionali che non può certo essere risolto attraverso mal riusciti provvedimenti amministrativi. C’è inoltre da considerare che la Giunta regionale, attraverso l’emanazione prima del programma e poi dei due avvisi pubblici, non ha fatto altro che dare esecuzione a una disposizione normativa contenuta nell’art.44 della LR 31/08, mentre il Governo regionale, quale organo esecutivo, può disporre, in questi casi, di un potere di adeguamento della volontà dell’Assemblea legislativa alle esigenze concrete e non certo di sostituzione della volontà assembleare.
“In proposito – aggiunge il consigliere – si evidenzia che l’ultimo comma dell’art. 44 della LR 31/08 recita testualmente ” La Giunta regionale, sentite le Commissioni Consiliari competenti, con proprio atto determinerà i caratteri del percorso selettivo e formativo al fine di realizzare un Programma che sia coerente con le strategie ed i principi dell’Unione Europea ed in particolare con la programmazione delle risorse del Fondo Sociale Europeo 2007/2013”. Pertanto, ne consegue l’indisponibilità da parte della Giunta stessa del potere di decidere discrezionalmente se adottare o meno il programma dei tirocini formativi”.
“La revoca, strumento amministrativo palesemente improprio – precisa l’esponente di Idv – poteva riguardare la modalità di attuazione dei tirocini, non certo la decisione assunta con legge di realizzarli, considerato che la DGR n. 911, del 19 maggio 2009, di approvazione del programma è attualmente valida ed efficacia così come la disposizione normativa di cui all’art.44 della LR n.31/08”.
“Sul tema – conclude Autilio – è pertanto pregiudiziale ad ogni altra decisione la valutazione da parte del Consiglio regionale nel rispetto dei ruoli e delle risoluzioni assunte”.