Per il consigliere regionale del M5s: “In Italia manca la cultura della prevenzione”. Presentata un'interrogazione che fa seguito a quella indirizzata, a marzo, al presidente Pittella su "Palazzo Pizzo del comune di Castelluccio Superiore"
“E’ noto a tutti come la regione Basilicata sia terra altamente sismica e non serve riportare alla memoria l’ultimo terremoto devastante dell’Irpinia che ha causato quasi tremila vittime”. A ricordarlo il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni leggieri, che continua: “in questi giorni abbiamo assistito impotenti alla nuova tragedia del sisma che ha colpito soprattutto i comuni di Amatrice e Accumoli, dove un movimento tellurico del sesto grado della scala Richter ha raso al suolo case e provocato quasi trecento vittime”.<br /><br />“Ma assistere impotenti al crollo di strutture pubbliche come la Casa dello Studente all’Aquila e una scuola pubblica ad Amatrice, in qualche modo vuol dire anche essere colpevoli. Un terremoto di quel grado – afferma Leggieri - in Giappone non avrebbe provocato crolli e, quindi, vittime. In Italia, purtroppo, manca la cultura della prevenzione. Noi del Movimento 5 stelle – aggiunge – abbiamo provato a richiamare l’attenzione delle istituzioni politiche e amministrative della Regione su un caso che potrebbe fare scuola se preso seriamente in considerazione dagli organi competenti a cui è stata rivolta un’interrogazione protocollata a marzo e diretta al presidente Pittella. Il caso – specifica il consigliere – è quello di una casa comunale denominata ‘Palazzo Pizzo’ del comune di Castelluccio Superiore, soggetta in passato ad alcuni lavori di riqualificazione formale statica e funzionale dal costo di cinquecentomila euro di soldi pubblici. Ricordiamo che Castelluccio ricade in Zona sismica 2 con pericolosità sismica media, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. In particolare, trattasi di un edificio inglobato e incastrato su un altro edificio preesistente adibito a parcheggio, costruito negli anni ‘80 e, pertanto, in rispetto di norme non più attuali e vigenti e del cui collaudo statico non ne siamo edotti e sul quale va specificato come non sia mai stato verificato e né è stato oggetto di valutazione di vulnerabilità sismica. Inoltre – prosegue Leggieri – l’edificio ultimo, risulterebbe essere stato calcolato senza tener presente dell’incombente presenza di quello preesistente, ovvero senza valutare le mutue azioni e interazioni e lo stesso a riguardo sia alle valutazioni di vulnerabilità sismica che a quelle relative alle oscillazioni, i modi di vibrare e, quindi, agli spostamenti delle due strutture inglobate”.<br /><br />“La questione – riferisce l’esponente del M5s – è oggetto di inchiesta da parte della Procura di Lagonegro che, nel corso delle indagini, ha chiesto una consulenza tecnica ad uno dei maggiori esperti del settore: l’ingegnere forense Nicola Augenti. Nelle conclusioni della perizia si legge che: ‘(…) le strutture oggetto della presente indagine, violando le norme sismiche vigenti, risultano fuori legge e dunque pericolose per l’incolumità di persone e cose, non essendo soddisfatti i requisiti di sicurezza previsti dalle leggi (…)’. A seguito della perizia, l’esperto ne chiedeva il sequestro immediato. Fortemente preoccupati – prosegue Leggieri – abbiamo chiesto per quali motivi gli uffici della Regione Basilicata e, in particolar modo, quelli del Dipartimento Infrastrutture resi edotti della questione, nonché quelli del Genio Civile di Lagonegro, non hanno vigilato e controllato sulla correttezza dei progetti depositati e sulla loro conformità alle norme tecniche vigenti e in particolare a quelle contenute del DM 2008 per ciò che riguarda i lavori di Riqualificazione formale, statica e funzionale di Palazzo Pizzo e riuso come nuova Residenza Comunale”.<br /><br />“Abbiamo chiesto – dice il capogruppo del M5s – se le opere oggetto dell’interrogazione costituiscono pericolo per la pubblica e privata incolumità; se i controlli di cui al punto 1) sono stati adempiuti, quali sono stati i pareri e quali prescrizioni sono state emesse dagli uffici di cui sopra; quali azioni la Regione, attraverso gli uffici e i dipartimenti competenti, intende mettere in pratica per poter dichiarare le opere sopracitate pienamente fruibili e sicure; essendo l’intera vicenda oggetto di procedimento penale (R.G.N.R. 527/2012), se la regione Basilicata è stata indicata quale persona offesa dal reato e se si è costituita parte civile nel predetto procedimento. Domande legittime – conclude – che ancora attendono risposta, nel frattempo non ci resta altro che pregare”.<br />