I Maestri del Lavoro di Basilicata chiederanno, nei prossimi giorni, un incontro urgente alle Autorità di Governo Regionale e ai Prefetti di Potenza e di Matera per rappresentare la preoccupazione circa “la vicenda TERNA che sta per chiudere il presidio di Potenza, per poi continuare (non è difficile supporlo) lo smantellamento sull'intero territorio regionale.
Una vicenda – si legge in una nota – che non viene come un fulmine a ciel sereno, ma sono oltre quattro anni, come denunciano gli stessi Sindacati, e come abbiamo avuto modo di evidenziare noi stessi in molte occasioni, interessandone a suo tempo l'allora Sig. Prefetto di Potenza, mettendo tutti in guardia del pericolo che si palesava in termini di conseguenze on caso di interruzioni dell'energia sulle linee elettriche di grande trasporto, assolutamente non peregrine, stante l'orografia particolare del nostro territorio, soggetto a frane, smottamenti e calamità varie.
Una vicenda, quest'ultima, assolutamente sottovalutata dalle Istituzioni che, avendola presa sottogamba, ritenevano evidentemente – aggiungono i Maestri del Lavoro – di poter evitare tale evenienza con i soliti ed inutili buoni uffici; nient'affatto, la questione è alquanto pericolosa e non solo per le interruzioni dell'energia, come pure è già accaduto per il passato, lasciando al buio ed al freddo intere comunità, ma anche per il freno che potrebbe derivarne in termini di insediamenti industriali e produttivi in generale, non sentendosi garantiti in termini di sicurezza delle infrastrutture materiali che gli impianti elettrici devono rappresentare.
Ne consegue una sollecita presa d'atto che raccomandiamo a quanti hanno responsabilità di governo di questo nostro martoriato territorio, il cui sbocco finale – concludono i Maestri del lavoro – sembrerebbe essere lo spopolamento demografico da una parte e dall'altra la continua spoliazione , ieri delle infrastrutture immateriali, vedi sistema bancario e presidi vari istituzionali, oggi delle stesse infrastrutture materiali; non vorremmo che si stia tornando a lavorare per fare della Basilicata quel “Grande Parco Nazionale” ipotizzato per il passato”.
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