"Una nuova disastrosa pagina per il trasporto pubblico locale e i 1300 lavoratori che vi prestano servizio, è quella che si è consumata nel Consiglio Regionale di ieri, martedì 18 Settembre 2018 – dichiara Donato Telesca Segretario Generale della FIT-CISL di Basilicata -.
Si è approvata una modifica ad una norma che già di suo mirava a distruggere quello che negli anni è rimasto del trasporto pubblico Regionale e delle Ferrovie Appulo Lucane, da parte di un manipolo di persone che ha inteso sovvertire tutto quanto faceva parte dell’intesa raggiunta il 23 Gennaio 2017 e confermata nella riunione del 14 maggio 2018 dal Presidente eletto Pittella. Quell’accordo – prosegue Telesca – era il risultato di oltre 60 ore di sciopero degli Autoferrotranvieri di Basilicata, proprio sulla vicenda del Piano Regionale dei Trasporti e per contrastare il mancato pagamento delle spettanze mensili, che ci ha visti interessati costantemente in questi 9 anni di contratto di servizio pubblico, per problemi legati al mancato trasferimento delle risorse da parte della Regione alle aziende del settore.
Con quest'ultima approvazione – sottolinea Telesca – si è totalmente disatteso ciò che a gran voce, con Scioperi, audizioni e riunioni fiume, i Sindacati ed in particolare la FIT-CISL e i lavoratori del settore hanno chiesto, alla presenza di ''autorevoli figure'' tra cui il Capogruppo PD Giuzio addirittura promotore di questo emendamento, se così può essere definito, del presidente della commissione trasporti Robortella, dell'assessore Castelgrande e finanche in una riunione del 14 maggio scorso, con il Presidente Pittella.
Riunioni all’interno delle quali i “nominati”, alla presenza del Presidente Pittella, nel dare conforto alle parti sociali presenti, avevano rassicurato circa la necessità di una modifica immediata al Piano Regionale dei Trasporti, come priorità assoluta, ma così non è, perché invece con l’emendamento approvato, scritto in qualche stanzetta del “Potere”, e votato da quelli dell’attuale maggioranza, non hanno avuto neppure la perspicacia di chiedere quali potevano essere gli effetti reali della sconosciuta norma, che a parere della FIT-CISL produrrà effetti devastanti al settore e soprattutto ai lavoratori.
Ci chiediamo come abbiano potuto derogare a quanto discusso nella riunione del 14 con il Presidente eletto dei “nominati”, è il caso di dire – evidenziaTelesca – chiaramente all’oscuro di ogni norma per il settore e guidati da qualche burocrate che disconosce volutamente quanto potrebbe accadere se venisse davvero attuata una simile scellerata scelta. Così come vorremmo ricordare all’assessore Castelgrande gli impegni che aveva preso nella riunione del Luglio scorso, vale a dire, di svolgere numerose riunioni per verificare proprio le modifiche al pino regionale e soprattutto per traghettare l’attuale organizzazione del lavoro all’interno di una unica azienda regionale, come è stato chiesto da più parti del territorio dai lavoratori Autoferrotranvieri, purtroppo è necessario qui stigmatizzare la mancata effettuazione delle riunioni con tutte le conseguenze che un simile “atteggiamento” determinerà.
Come mai – prosegue il sindacalista – ci si ostina a voler individuare ben 9 bacini di traffico che determinano 9 differenti gare, che probabilmente verranno vinte da 9 differenti vettori, ognuno con la sua organizzazione o disorganizzazione, come si pensa di poter arrivare al biglietto unico per i trasporti in Basilicata, oppure come si può immaginare di favorire la nascita di una unica azienda per il trasporto su gomma, perché è stato questo il cardine del ragionamento svolto negli ultimi anni, finanche dalle Segreterie Regionali Confederali!
Come ormai accade da anni, la Basilicata naviga controcorrente, nel mentre in tutto il Paese si svolgono gare uniche, per garantire un servizio efficiente, la connessione di tutte le linee, la valorizzazione della forza lavoro, nella nostra amata Regione si spezzetta così da distruggere quello che di buono poteva esserci.
Noi – conclude Telesca – nei prossimi giorni chiameremo a raccolta i quadri dirigenti regionali della FIT-CISL per decidere una serie di scioperi con tutte le Organizzazioni Sindacali, i rappresentanti delle associazioni, insomma, tutti quelli che condivideranno per il bene dei lavoratori e di questa Terra, una inversione di marcia sulle prospettive del Piano Regionale dei Trasporti, al fine di dare certezza al lavoro e ai lavoratori del settore che non possono essere trattati in questo modo da una classe dirigente che ha mostrato con questo scempio, tutti i limiti già mostrati nelle recenti elezioni politiche del 4 marzo".
Bas 05