L' Associazione Telefono Donna plaude alla sentenza del G.U.P. Di Matera, Rosa Bia, che ha condannato Paolo Chieco a 30 anni di reclusione per l'uccisione di Anna Rosa Fontana, avvenuta a Matera il 7 dicembre del 2010. Una sentenza, che rende giustizia per tutto quello che Anna Rosa nel corso degli anni ha dovuto subire, da parte del suo ex convivente, spesso inascoltata e non presa sul serio.
Un femminicidio, questo di Anna Rosa – si legge in una nota di Telefono Donna – abbondantemente annunciato ( preceduto persino da un episodio simile poi banalmente condannato), come tanti altri di cui quasi ogni giorno sono vittime le donne. Il femminicidio, infatti, è in Italia, la prima causa di morte per le donne fra i 16 e i 44 anni, ed è in costante aumento, da quando, nel 2005 ,è iniziato ad essere monitorato da parte di quelle donne che da anni si occupano della violenza degli uomini contro le donne. Ma tutto ciò accade nella quasi indifferenza generale.
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