“Il 9 febbraio 2012 prende il via la campagna elettorale per il rinnovo delle RSU nei settori del pubblico impiego e della conoscenza; le operazioni di voto si terranno dal 5 al 7 marzo p.v.
Si tratta di un momento importante che vede impegnata tutta la CGIL a conseguire un risultato vincente, che ripagherebbe sia il grande lavoro di coerenza finora svolto dall’Organizzazione a difesa del lavoro e della democrazia sui posti di lavoro, sia tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno subito le conseguenze dell’attacco al lavoro pubblico di questi ultimi anni”. Lo dichiara Manuela Taratufolo, segretaria provinciale della Cgil Matera.
“La CGIL – aggiunge – non ha accettato di sottoscrivere accordi al ribasso per i settori pubblici; ha caparbiamente continuato a difendere la libertà di contrattare, rivendicare, tutelare, affermare diritti e garanzie. Ma soprattutto ha difeso a gran voce il ruolo fondamentale del lavoro pubblico nella società.
Ogni lavoratore pubblico deve essere orgoglioso del suo ruolo, del suo lavoro, della sua utilità alla società civile. Quel ruolo va valorizzato e rafforzato, non certo svilito e mortificato come ha fatto il Governo Berlusconi, in questi anni, in cui ha tentato, in ogni modo, di smantellare l’essenzialità del lavoro pubblico, della scuola pubblica: la CGIL, con FP e FLC, ha resistito, non ha permesso che prevalesse, rispetto ai servizi pubblici e al lavoro pubblico (sanità, scuola, giustizia), l’idea liberista di privare i cittadini di servizi essenziali attraverso ipotesi di selvagge privatizzazioni.
IL liberismo e la finanza sfrenati hanno prodotto troppe disuguaglianze; i cittadini, i lavoratori sono sempre più soli e sempre più diseguali; lo cogliamo guardando i loro salari. Nel pubblico impiego e nella scuola, i rinnovi contrattuali ed economici sono bloccati fino al 2017 e questo determina una negazione della democrazia, dell’uguaglianza, perché le retribuzioni non vengono riproporzionate al costo della vita, non garantiscono la sopravvivenza, ma generano disperazione, soprattutto se si è monoreddito e si hanno giovani figli che non lavorano. Non è democratico avere salari bassi come lavoratori dipendenti e aver di fronte manager, dirigenti pubblici e privati, banchieri che guadagnano milioni di euro; non è democratico pagare, giustamente, le tasse come lavoratori dipendenti e assistere a scene ormai sistematiche di cittadini che eludono ed evadono le tasse; non è democratico essere condannati alla precarietà e quindi alla povertà”.
“Erroneamente – sottoinea Taratufolo – si ritiene che la ripresa del Paese debba passare attraverso l’abbattimento delle garanzie; invece, è urgente intervenire sulla eccessiva precarietà che caratterizza il mercato del lavoro italiano, attraverso l’abbattimento del dualismo, non più tollerabile, tra lavoratori garantiti e lavoratori precari.
Né possiamo consegnare a chi verrà dopo di noi un futuro carico di debiti in termini di non diritti, di non lavoro, di non garanzie.
Questa grande responsabilità ci induce a non uniformarci a chi da tempo ha dimenticato il ruolo che il sindacato ha avuto nella storia del Paese, a non accontentarci di riforme che indeboliscono il lavoro piuttosto che farlo diventare valore fondamentale e duraturo nella vita delle persone”.
“Questa campagna RSU 2012 – sottolinea la segretaria della Cgil – deve essere affrontata da tutta la ns. organizzazione nella consapevolezza che questo presidio di democrazia partecipata sui posti di lavoro è il frutto di nostre battaglie; la RSU rappresenta il mezzo, lo strumento per affermare il protagonismo attivo e partecipato dei lavoratori sul posto di lavoro; per continuare ad esserci per contare nelle contrattazioni, nelle rivendicazioni, nel rispetto dei diritti”.
BAS 05