Summer School, ricco il programma della seconda edizione

Sarà Jean-Luc Nancy, uno dei grandi filosofi contemporanei, ad inaugurare – lunedì 27 agosto a Villa Nitti (Maratea) – la II Edizione della Summer School “Mediterraneo, identità e alterità dell’Europa”.
Promossa dalla Presidenza della Giunta della Regione Basilicata e dall’Associazione culturale Basilicata 1799, la Summer School, aperta a giovani laureati, si articolerà quest’anno in due momenti fondamentali: il primo si svolgerà appunto a Maratea da lunedì 27 agosto a sabato 1 settembre; il secondo a Matera, giovedì 13 e venerdì 14 settembre. Attraverso lezioni, seminari, incontri, eventi, ai quali parteciperanno alcune delle voci più prestigiose della cultura italiana ed internazionale, verranno affrontate e approfondite molte e complesse tematiche che innervano la storia, la cultura e lo spazio dell’Europa e del Mediterraneo in relazione ai grandi processi di
“mondializzazione”. In dialogo con Antonella Moscati, la studiosa italiana che ha maggiormente analizzato e approfondito in questi anni il suo pensiero, Jean-Luc Nancy rifletterà, sulla scia del suo ultimo saggio “L’adorazione. Decostruzione del cristianesimo”, sul significato che può assumere oggi, dopo Nietzsche e Freud, la nozione di “spiritualità” liberata dai riti e dalle false credenze (“La forma dello spirito che si risveglia è l’adorazione” sostiene Nancy sulla scia di Ludwig Wittgenstein). Gian Enrico Rusconi (Università degli Studi di Torino) si chiederà invece “cosa resta dell’Occidente” (è il titolo del suo recentissimo saggio), riesaminando i criteri che stanno a fondamento della razionalità occidentale attraverso alcuni passaggi-chiave della sua storia: dalla ridefinizione della “modernità” al confronto con le altre culture, dal dibattito sul post-secolarismo, sulla democrazia e sulla razionalità della fede fino all’elaborazione della scienza dell’uomo-natura. Elena Pulcini (Università degli Studi di Firenze) ripenserà in modo nuovo il tema delle passioni e della loro funzione cognitiva e comunicativa. Governare la passione fondamentale della paura, farsi consapevoli della propria vulnerabilità, assumere la realtà come contaminazione: sono questi i presupposti di un’etica nuova capace di prendersi cura del mondo. Emilia D’Antuono e Mariangela Caporale (Università degli Studi Federico II / Napoli) con la presenza prestigiosa di Moni Ovadia, inviteranno a confrontarsi con l'Ebraismo, cultura altra cresciuta nel grembo dell’Europa e matrice di forme di vita e di esperienze, di categorie concettuali e interpretative nuove e originali, divenute ormai imprescindibili per ripensare la vita e i suoi molteplici sensi. Due intellettuali provenienti dai Paesi della “primavera araba” – Mohamed Haddad (Università degli Studi di Tunisi), considerato in questo momento una delle voci più influenti della cultura islamica e Gennaro Gervasio (British University in Egypt / Il Cairo) – rifletteranno sui complessi rapporti culturali, intessutisi in una lunga storia, tra l’Europa e l’Islam, sulle tendenze attuali dell’Islamismo nella ricerca di una possibile riconciliazione tra l’eredità islamica e la modernità, e sulle prospettive delle rivoluzioni arabe. Il compito della cultura è – a parere di Haddad – quello di indicare la strada di un nuovo “multi-sfaccettato pensiero” capace di comprendere la dinamicità di un mondo in continua trasformazione. Infine a Matera, dal 13 al 14 settembre, sarà proprio il “concetto della complessità” in quanto proposta epistemologica e metodologica innovativa per ripensare le forme e le modalità di pensiero, di conoscenza e di insegnamento, ad indicare nuove possibili chiavi di lettura della contemporaneità. Attraverso la voce di uno dei maestri più autorevoli della cultura del XX secolo, di un pensatore planetario quale Edgar Morin e di alcuni prestigiosi interpreti italiani come Mauro Ceruti, Gianluca Bocchi (Università degli Studi di Bergamo), Angelo Turco (Iulm / Milano) e Chiara Brambilla (Università degli Studi di Bergamo), i processi globali e locali, generali e singolari che attraversano l’Europa, il bacino del Mediterraneo, il mondo saranno narrati secondo prospettive nuove.

bas 06
 

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