Storie di integrazione: l'esperienza di Bella

L’integrazione a Bella ha tanti volti. Come quelli di quattro bambini di una famiglia palestinese che a scuola stanno imparando in fretta l’italiano, grazie al supporto di una mediatrice culturale. O il volto di uno dei rifugiati ospitati nell’ambito del progetto Sprar che ogni mattina, durante il periodo dell’emergenza neve, armato di pala e buona volontà, ha offerto il proprio contributo volontario per liberare strade e marciapiedi. O ancora i visi entusiasti dei ragazzi nordafricani che si allenano costantemente assieme alla locale squadra di calcio e che hanno partecipato a delle amichevoli con la rappresentativa della Provincia di Potenza. “Peccato non si possano cartellinare – commenta l’assessore alle Politiche sociali Vito Leone – poiché non è consentita l’iscrizione al campionato a calciatori senza permesso di soggiorno. Credo che lo sport rappresenti un momento fondamentale di aggregazione, confronto e scambio. Essendo una felice sintesi di regole e competitività, può diventare davvero un mezzo fondamentale per veicolare un pensiero forte dell’integrazione”. (r.a.)

BAS 05

    Condividi l'articolo su: