La dignità è anche lavoro. Lo sanno bene i rifugiati e richiedenti asilo accolti ad Avigliano di Lucania, i quali hanno partecipato con entusiasmo al progetto “S.T.I.S. Profughi” (Sviluppo Territoriale per l’Inclusione Sociale), fianco a fianco ad alcuni giovani del posto socialmente svantaggiati e con disabilità.
Dalla rimozione della neve nei freddi giorni dell’emergenza dello scorso febbraio alla manutenzione e cura degli spazi verdi e delle strade rurali, a lavori di pitturazione. Sono alcune delle mansioni di utilità sociale che profughi e cittadini di Avigliano hanno svolto insieme, fornendo un bell’esempio di integrazione, riconosciuto dalla comunità con particolare riconoscenza. Mansioni retribuite con una parte delle risorse destinate dal Ministero alla Provincia di Potenza nell’ambito del progetto Sprar.
“Un’esperienza molto bella sul piano umano che ci ha spinto a riproporre il progetto nei prossimi giorni, progetto i cui obiettivi – commentano il sindaco Vito Summa e l’assessore ai Servizi sociali Ivan Vito Santoro – sono indirizzati verso la costruzione di una diversa cultura dell’accoglienza, che tenda a valorizzare l’individuo e le sue capacità favorendo, allo stesso tempo, il superamento di pregiudizi i quali, spesso, portano alla discriminazione e all’emarginazione delle persone svantaggiate”. (r.a.)
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