Vanessa ha due anni ed è nata in Libia, in pieno regime Gheddafi, da mamma nigeriana e papà ivoriano. Da quasi un mese abita a Sasso di Castalda, ospitata in un’accogliente casa di un borgo-albergo, grazie al progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) della Provincia di Potenza.
Vanessa ha diritto ad andare all’asilo, ma nel piccolo comune lucano, di circa 900 anime, non esiste una sezione Primavera. La logica ragionieristica dei tagli ministeriali, ancora più brutale in una regione dai pochi abitanti e dal grande territorio come la Basilicata, ha come diretta conseguenza anche la negazione di questo diritto.
Per garantirlo, a Vanessa e agli altri bambini di Sasso di Castalda, l’amministrazione comunale ha presentato un progetto, utilizzando una parte dei fondi dello Sprar e con il sostegno della Provincia di Potenza. “Apriremo una sezione Primavera nell’asilo comunale, che accolga non solo Vanessa, ma anche altri quattro bambini della nostra città. In questo modo – afferma il sindaco Rocco Perrone – otterremo due buoni risultati, favorendo da un lato l’integrazione e dall’altro un servizio a tutta la comunità. Purtroppo, avere una scuola, da queste parti, è diventato un privilegio. Con questo progetto potremo soddisfare le esigenze dei cittadini e garantire nuova occupazione”. (r.a.)
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