Una giornata all’insegna della memoria e della valorizzazione culturale quella che si è svolta oggi a Nova Siri, dove il Comune e l’Associazione “Don Diego di Bollita” hanno organizzato un evento dedicato a tre grandi figure storiche del territorio: Diego Sandoval de Castro, Francesco Antonio Giampietri e Orazio Stanislao Orioli.
Alla manifestazione ha preso parte anche l’assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico che ha voluto testimoniare con la sua presenza l’importanza di iniziative capaci di rinvigorire l’identità e il legame con le radici storiche della comunità.
“Ho partecipato con piacere all’iniziativa dedicata alle tre figure storiche di Nova Siri – Bollita,” ha dichiarato Latronico. “Un’occasione preziosa per riscoprire, attraverso la cultura e la memoria storica, le radici profonde di una comunità che guarda al futuro valorizzando il proprio passato”.
L’appuntamento ha voluto rendere omaggio a tre personalità che, in epoche diverse, hanno segnato la storia civile e culturale della cittadina lucana. Diego Sandoval de Castro, intellettuale e politico del Seicento, ricordato per il suo impegno nei confronti del sapere e della giustizia. Francesco Antonio Giampietri, figura di spicco dell’Ottocento nella vita politica e amministrativa locale. Orazio Stanislao Orioli con la sua poesia profondamente legata al territorio che gli valse l‘appellativo di “Poeta dello Jonio Mare”. “Rendere omaggio a personalità come Sandoval de Castro, Giampietri e Orioli – ha proseguito Latronico – significa riconoscere l’eredità di pensiero, impegno civile e sapere che queste figure hanno lasciato. Un patrimonio che deve essere conosciuto e valorizzato, soprattutto dalle nuove generazioni”.
L’assessore ha poi rivolto un plauso agli organizzatori: “Complimenti all’amministrazione comunale, ai relatori e all’Associazione Sandoval de Castro per aver dato voce alla storia del territorio, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza e l’identità collettiva”.
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale lucano che punta a coinvolgere attivamente le comunità locali, soprattutto i giovani, in un dialogo costruttivo tra passato e futuro.
Un evento, dunque, che ha unito memoria, partecipazione e progettualità, “dimostrando – ha concluso Latronico – come la storia possa ancora essere motore di sviluppo, consapevolezza e coesione”.