Il presidente del Consiglio regionale è intervenuto ad un incontro sui farmaci biosimilari e innovativi promosso dall’Alad/Fand
“Il tema della spesa farmaceutica è attuale e di grande importanza. E’ stato sempre uno dei problemi maggiori della spesa sanitaria, a causa del quale il governo nazionale ha commissariato varie Regioni ma non la Basilicata proprio perché sono stati messi in campo una serie di progetti per la riduzione della spesa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, intervenendo ad un incontro, promosso dall’Associazione lucana assistenza diabetici (Alad/Fand), su “Farmaci biosimilari e farmaci innovativi”.<br /><br />“Il Consiglio regionale – ha aggiunto – ha su questo tema legiferato garantendo al malato, dimesso dalla struttura sanitaria, il primo ciclo di cure dal momento che i medicinali costano almeno il 50 per cento in meno di quanto costerebbero in farmacia. Il sistema della Regione Basilicata sulla spesa farmaceutica riguarda anche i nuovi farmaci, innovativi e biosimilari che vanno però sperimentati verificando sulla comunità e sul malato come agiscono. La formazione, l’informazione e la sperimentazione deve essere un fatto aperto come consiglia l’Associazione diabetici e se una cura funziona sul malato bisogna mantenerla. Ecco perché – ha detto il presidente – oltre a pensare alla riduzione della spesa bisogna pensare alla persona che deve essere messa sempre al centro perché molte volte la cattiva comunicazione e la burocrazia complicano la vita”.<br /><br />“Ci sono stati diversi atti – ha continuato – che tutte le Regioni hanno messo in campo perché bisognava razionalizzare, tagliare, rimodulare e capire come limitare alcune distorsioni perché sappiamo tutti con quanta facilità prima i medici di base prescrivevano i medicinali. Il sistema quindi aveva la necessità di essere rivisto garantendo l’uguaglianza delle cure. E’ di questi giorni la comunicazione del presidente della quarta Commissione Bradascio di voler avviare una serie di audizioni sul Piano sanitario regionale. Credo che anche i rappresentanti dei farmacisti debbano chiedere di essere ascoltati per dare il proprio contributo. E’ evidente che quando c’è una trasformazione sostanziale in campo sanitario, come nel caso del nuovo Piano regionale, è necessario fare chiarezza anche sul tema della spesa farmaceutica”.<br /><br />“Credo che su questi temi a Regione Basilicata non sia all’anno zero – ha concluso Mollica -. Ritengo che il Piano sanitario debba indicare meno ospedalizzazione e più medicina sul territorio anche contro le consorterie che si creano intorno ad un ospedale perché è indubbio che abbiamo tanti presidi quando basterebbe un Dea di secondo livello. Ci vuole più coraggio, si deve fare di più e bisogna fare scelte coraggiose per liberare risorse e implementare così anche le nuove metodologie. Una concertazione maggiore può funzionare ma serve sburocratizzare il sistema”.<br /><br />L.C.<br />