Singetta: modificare subito legge regionale acque minerali

Per il capogruppo di Alleanza per l’Italia “vanno aumentate le royalties ed i controlli per evitare il ripetersi di alcuni episodi che hanno visto penalizzati i lavoratori”

“La Basilicata ha tante risorse da tutelare e sviluppare, tra cui un posto di primo piano deve essere riservato alle acque minerali ed a quelle termali. Ecco perché mi auguro che il Consiglio regionale approvi la proposta di modifica della legge in materia, da me presentata lo scorso anno unitamente a molti colleghi, che può portare risorse aggiuntive e consentire quei controlli di qualità a volte assenti". Lo ha affermato il capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, intervenendo a Rapolla ad un convegno organizzato presso le locali terme.

“Secondo gli ultimi dati disponibili, a fronte di introiti per oltre 283 milioni, la Regione ha incassato appena 300 mila euro, neppure sufficienti a garantire l'attività di gestione, figuriamoci i controlli. Ecco perché vanno aumentate le royalties (non in maniera indiscriminata, ma rapportandole a quelle già determinate da altre Regioni sin dal 2006), nonché i controlli, per impedire il ripetersi di alcuni – deprecabili – episodi che hanno visto penalizzati, come sempre, i lavoratori. Inoltre, è indispensabile istituire subito l'Osservatorio regionale delle acque, che potrebbe non solo svolgere i controlli necessari sulla qualità delle acque minerali, ma anche incentivare e sviluppare gli aspetti legati alle proprietà terapeutiche e riabilitative delle acque termali, tentando anche il recupero – a tal fine – di centri un tempo importanti e noti in questo settore anche al di fuori dei confini regionali, quali Tito, Tramutola, S. Cataldo di Bella”.

“Ciò consentirebbe – ha concluso Singetta – anche di ridurre od eliminare del tutto la migrazione sanitaria il cui saldo è pesantemente negativo (oltre 1 milione di euro)”.

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